Toscana

AL MEYER DI FIRENZE DUE BAMBINI IRACHENI ARRIVATI IN ITALIA DOPO LA LIBERAZIONE DELLE ITALIANE

Vengono curati in Toscana due dei nove bambini iracheni in arrivo in Italia. I due piccoli – un bimbo di 6 mesi e una bambina di 10 anni – arrivati al Meyer nella serata di ieri, dopo l’arrivo del volo speciale della Croce Rossa partito da Bagdad. Il volo speciale è stato allestito nel contesto della liberazione delle due Simone (una delle richieste avanzate dai rapitori riguardava proprio la possibilità di curare in Italia bambini iracheni), ma rientra comunque nel progetto Medevac-Iraq (evacuazione medica dai luoghi di guerra), che vede la collaborazione tra CRI e alcune Regioni italiane, tra cui la Toscana. Grazie alla cooperazione sanitaria internazionale della Regione Toscana, che fa capo all’ospedale pediatrico Meyer, dal marzo 2003 ad oggi sono stati ospitati e curati nei nostri ospedali 17 pazienti iracheni (in grande maggioranza bambini), per gravi patologie o per ferite e ustioni provocate dalla guerra. Con questi due nuovi arrivi, il numero sale a 19.

Dei due piccoli pazienti, uno è un bimbo di 8 mesi affetto da una grave cardiopatia: verrà ricoverato al Meyer per una serie di screening, ma successivamente potrebbe andare all’Ospedale pediatrico apuano di Massa per l’intervento chirurgico. L’altra è una bambina di 10 anni che era già stata curata al Meyer per un tumore renale: torna per effettuare una serie di controlli.

“Accanto alla festa per la liberazione delle nostre due ragazze – dice il presidente Claudio Martini – c’è la soddisfazione di accogliere due bambini che rappresentano il futuro dell’Iraq. Non sono i primi. Dal marzo 2003 ne abbiamo accolti e curati 17, tutti con patologie molto gravi e a cui sono stati restituiti la salute e il futuro”. Martini ha anche annunciato: “Nelle prossime ore scriverò alle due Simone per invitarle a venire a trovare i due bambini iracheni, che sono in cura al Meyer. Sarà l’occasione per noi di abbracciarle e di confermare il nostro impegno per la pace e la ricostruzione dell’Iraq”. (cs)