Lucca
Aifo Lucca: iniziative contro la lebbra nei paesi poveri
«Facciamo appello alla vostra sensibilità e disponibilità affinchè questa iniziativa sia fortemente sostenuta e ottenga grandi risultati» scrivono dal gruppo lucchese Il Rigagnolo che dal 1970 promuove iniziative a sostegno della lotta a questa malattia. Infatti, quanto verrà raccolto durante questa 66a Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra sarà destinato ai Progetti socio sanitari che Aifo ha nei Paesi più poveri del mondo, con particolare attenzione a quelli in atto in Africa (www.aifo.it).
Sono 40 le parrocchie lucchesi dove si svolgerà l’inziativa che si chiama «Miele della Solidarietà», e qui di seguito vi comunichiamo quali sono in ordine alfabetico: Badia di Cantignano, Bagni di Lucca, Camaiore, Camigliano, Capannori, Carignano, Coselli, Gattaiola, Guamo, Lammari, Marlia, Massa Macinaia, Massa Pisana, Monte San Quirico, Padule, Parezzana, Piano della Rocca, Picciorana, Pieve San Paolo, Porcari, Rughi, San Colombano, San Concordio, San Donato, San Frediano (Centro Storico), San Leonardo in Borghi (Centro Storico), San Leonardo in Treponzio, San Martino (Cattedrale), San Martino in Vignale, San Paolino (Centro Storico), San Pietro a Vico, San Pietro Somaldi (Centro Storico), Santa Margherita, Santa Maria del Giudice, Segromigno in Piano, Segromigno in Monte, Sorbano del Giudice, Sorbano del Vescovo, Vorno, Pontedera (Diocesi di Pisa).
In Italia la Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra è promossa dall’Aifo (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau), Organizzazione Non Governativa di Cooperazione Sanitaria Internazionale e Partner ufficiale dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) con la collaborazione dell’Agesci, del Commercio Equosolidale, della Gioventù Francescana.
Questa Giornata si tiene sempre l’ultima domenica di gennaio ed è una occasione per riflettere sul fatto che ogni 2 minuti una persona è contagiata dalla lebbra. «Per la maggior parte di noi, 2 minuti rappresentano quel breve momento di attesa per il caffè. Per fare una chiamata o leggere un messaggino» dicono da Il Rigagnolo, « Per altri, rappresentano l’intervallo temporale prima del contagio. Ogni anno, oltre 210.000 persone (dati OMS 2014) contraggono la lebbra. I Paesi con il maggior numero di casi sono India, Brasile e Indonesia. La lebbra è curabile dal 1981, ma il contagio continua, perché le cause principali rimangono la povertà e l’assenza di servizi sanitari. In questi anni, il lavoro dei volontari e dei donatori Aifo è stato vitale per rafforzare la sanità e porre delle basi con progetti di lotta alla lebbra per arrivare a debellare la malattia. Ma c’è ancora tanto da fare!».