Anche l’Unione europea lancia l’allarme sul fronte-Aids. In occasione della Giornata mondiale per la lotta contro la malattia, Bruxelles sottolinea come siano donne, giovani e persino adolescenti le grandi categorie a rischio di contagio da Hiv. Il neo commissario Ue alla Sanità, il cipriota Markos Kyprianou, spiega che l’Europa è sull’orlo di un disastro e che i comportamenti sessuali più esposti riguardano soprattutto le giovani generazioni. In questo senso Kyprianou torna sulla necessità di campagne informative e preventive, limitandosi però ad affermare che i ragazzi che hanno da poco superato i vent’anni sono troppo giovani per ricordare le campagne per il sesso sicuro’ degli anni Ottanta e dei primi anni Novanta. I casi di contagio, stando ai dati Ue, sarebbero raddoppiati in Europa negli ultimi otto anni; ne sono colpiti a vario livello tutti i paesi membri e non vengono risparmiati nemmeno i nuovi aderenti, con una particolare sottolineatura per Lettonia, Estonia, Lituania. Secondo il commissario è urgente un’azione per scongiurare un disastro sanitario. L’analisi degli esperti dell’Unione si affianca a quella dell’Onu, che punta oggi l’indice soprattutto sulla preoccupante situazione che, in tutto il mondo, riguarda in special modo le donne e le ragazze. Secondo le Nazioni unite esse rappresenterebbero circa la metà dei 39,4 milioni di casi di persone contagiate dall’Aids. La regione più colpita rimane l’Africa subsahariana, dove le donne contagiate sono il 60%; ma la percentuale si eleva fino al 76% fra le ragazze. I comportamenti a rischio e la violenza sulle donne sono considerati all’origine di questa situazione contro la quale l’Onu intende proseguire l’opera di sensibilizzazione e di prevenzione. Sir
