Toscana

Agricoltura sociale: Coldiretti Toscana, progetto su autismo sul podio Oscar green agricoltura italiana

Dopo la vittoria alla fase regionale, il progetto “Stasera cucino io: educazione al cibo ed abilità nella cucina”, nato dalla stretta e costante collaborazione tessuta negli anni tra l’Associazione Autismo Arezzo, Coldiretti e Campagna Amica Arezzo con alla base l’agricoltura sociale e sviluppato nell’ottica di un percorso volto all’inclusione, è salito sul prestigioso podio della categoria “Coltiviamo solidarietà” in occasione della finale nazionale che si è tenuto lo scorso weekend a Palazzo Rospigliosi a Roma alla presenza del Presidente nazionale, Ettore Prandini, della delegata nazionale dei giovani della Coldiretti, Veronica Barbati, del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, del Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, del Direttore Generale Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) Maria Chiara Zaganelli, del presidente del Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea) Carlo Gaudio e del vice direttore della Fao Maurizio Martina.

“Il bel progetto aretino sull’autismo accende i riflettori sulle potenzialità dell’agricoltura sociale e sulle positive ricadute per la comunità. Le aziende agricole possono garantire importanti e strategici servizi sul territorio soprattutto nelle località di campagna e montane e diventare punti di riferimento di un nuovo welfare sociale. – spiega Francesca Lombardi, Delegata Giovani Impresa Coldiretti Toscana – Possono accompagnare ed aiutare le istituzioni nel garantire l’erogazione di servizi sociali, socio sanitari, educativi e di reinserimento socio-lavorativo nel contesto della natura e delle attività agricole. Grazie alla legge sulla multifunzionalità approvata nel 2001, da noi fortemente sostenuta come Coldiretti, gli orizzonti delle aziende agricole si sono notevolmente ampliati e modernizzati contribuendo alla crescita dei territori. Oggi nella nostra regione ci sono già 108 fattorie sociali censite e 180 aziende specializzate nella didattica. L’auspicio è che si arrivi quanto prima nella nostra regione all’approvazione della legge sull’agricoltura sociale che contiene l’elenco delle fattorie sociali, degli operatori dell’agricoltura sociale ed i conseguenti strumenti procedurali per lo svolgimento dell’attività”. 

Ad ospitare le attività durante lo scorso anno è stato il Mercato Coperto di Campagna Amica in via Mincio, uno spazio multifunzionale che rappresenta un punto di riferimento per la città ed un luogo di incontro tra tradizione e futuro, tra produttori e consumatori. I ragazzi hanno lavorato a stretto contatto con gli agricoltori, trasformato i prodotti a km zero del territorio ed ottenuto, al termine del progetto, l’attestato Haccp. “Siamo davvero onorati di aver portato a casa questo importante risultato – commenta il presidente dell’Agrimercato Arezzo, Leonardo Belperio – il premio ricevuto dimostra come il Mercato Coperto sia un vivace luogo di interazione e connessione e come l’agricoltura sociale sia fonte di crescita e scambio nella nostra provincia, i ragazzi si sono confrontati con un mondo del tutto nuovo che li ha stimolati e li ha formati alla manipolazione degli alimenti grazie anche alla collaborazione con la nostra agenzia formativa regionale che ha rilasciato loro gli attestati di primo livello dell’Haccp domani potranno muovere i primi passi nelle cucine dei nostri agriturismi Terranostra”.

Ad accompagnare i ragazzi, che sono stati inseriti in una vera e propria brigata di cucina, è stato lo chef Shady Hasbun, docente e formatore nel settore della ristorazione. “Questo progetto è stata una scommessa vinta –  racconta Andrea Laurenzi, presidente Arezzo Autismo – oggi ci ritroviamo con un percorso di collaborazione con Coldiretti e Campagna Amica che ci apre prospettive importanti per i ragazzi. Il nostro obiettivo è sempre quello di avvicinare ed educare i ragazzi alla manipolazione del cibo e all’acquisizione di abilità in cucina, fondamentali per il percorso di vita autonoma delle persone autistiche. Perché noi, come associazione, vogliamo che i nostri figli, con tutte le loro difficoltà, ma anche con tutti i loro diritti e dignità, riescano in futuro ad avere una vita sociale quanto più possibile integrata e indipendente. Gli autistici non sono giocattoli rotti da mettere in un cassetto, ma persone che hanno sogni, passioni e potenzialità come tutti gli altri.”

Per informazioni www.toscana.coldiretti.it, pagina ufficiale Facebook @coldiretti.toscana e canale ufficiale YouTube “Coldiretti Toscana