L’elemento caratterizzante dell’organizzazione toscana antincendi boschivi è l’integrazione di vari organismi che contribuiscono all’attività preventiva, decisionale e di lotta attiva; questo consente sia un risparmio in termini di risorse umane, tecniche e finanziarie, sia il raggiungimento di un migliore risultato strutturale, organizzativo e operativo. In questi ultimi anni la Regione Toscana si è attivata per adattare la propria struttura alle mutate necessità operative, favorendo la complessiva flessibilità della propria organizzazione, al fine di fronteggiare le fluttuazioni delle condizioni di rischio. Ma il cammino verso una completa riorganizzazione strutturale e operativa non si considera mai definitivamente compiuto; una strutturazione così complessa, in cui sono impegnate forze locali, regionali, statali e volontariato, non può che evolvere gradualmente, facendo anche tesoro degli errori o delle carenze sofferte in passato. Il personale impiegato nell’organizzazione regionale AIB (AntIncendi Boschivi) è variamente distribuito sul territorio: 40 enti tra Province, Comunità Montane, Comuni organizzano e gestiscono squadre operative costituite da circa 600 operai forestali, alle quali si aggiungono le squadre organizzate dagli Enti Parco regionali. Le organizzazioni del volontariato che, con l’obiettivo di omogeneizzare e rafforzare la propria azione, hanno costituito nel 2005 il Coordinamento Volontariato Toscano (CVT), attivano squadre ampiamente diffuse sul territorio regionale, tanto da poter garantire l’intervento di circa 3.200 unità operative. «Un patrimonio umano che dobbiamo conservare e anzi ampliare ha detto il presidente Martini nel suo intervento alla presentazione del Pano AIB 2009-2011 proseguendo sulla strada avviata con questo centro di addestramento che ha indicato la strada da seguire. La formazione è sempre più decisiva». Il contingente AIB è completato da un consistente numero di tecnici ai quali sono affidati i compiti di gestire le sale operative provinciali e locali, di programmare ed attuare l’attività annuale e di dirigere le operazioni di spegnimento. In base a specifiche convenzioni, partecipano all’organizzazione regionale AIB, il Corpo Forestale dello Stato e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, sia con personale impiegato nelle sale operative, regionale e provinciali, sia con personale tecnico e squadre operative. Infine occorre ricordare l’apporto delle altre strutture dello Stato: Uffici territoriali del Governo, forze di Polizia, Dipartimento della Protezione Civile che, tramite il Centro operativo aereo unificato, attiva i mezzi della flotta aerea nazionale. Un sistema integrato con la Protezione civile regionale, sia per il supporto dell a sala operativa agli elementi decisionali sul territorio, sia per l’allertamento nei casi di eventi che interessino o minaccino insediamenti civili ed infrastrutture. Il fatto che l’organizzazione regionale antincendio boschivo sia costituita da forze locali, regionali, statali e del volontariato estremamente composite, impone una riflessione sull’addestramento del personale che non può essere vista come attività a sé stante, ma come componente prioritaria per migliorarne l’efficienza e l’efficacia. Per questo la Regione Toscana, dopo una decennale esperienza di addestramento maturata fin dai primi anni Novanta e confortata dai positivi risultati raggiunti, ha deciso di far crescere il sistema addestrativo realizzando nel 2005 il Centro regionale La Pineta di Tocchi a Monticiano. Dal 2002 ad oggi sono 4199 volontari addestrati; sono nel biennio 2007-2008, il Centro ne ha preparati 2097. L’attività di form azione e addestramento è fondata sul presupposto che tutte le componenti accettino pienamente i principi del sistema regionale AIB, e ne condividano strumenti e finalità; anche se questo comporta, in alcuni casi, la rinuncia alla specificità delle rispettive strutture di appartenenza. (cs-Dario Rossi)