Vita Chiesa

AGRICOLTURA: MESSAGGIO CEI, «LA TERRA: UN DONO PER L’INTERA FAMIGLIA UMANA»

“Non possiamo nasconderci la realtà di un mondo che non ha ancora risolto il problema della fame e dove sussistono disparità di sviluppo di gravità tale da porre intere popolazioni di fronte a gesti disperati”. È quanto si legge nel messaggio, diffuso oggi, per la Giornata Nazionale del Ringraziamento (Gnr) in programma per il 12 novembre, dedicata al tema: “La terra: un dono per l’intera famiglia umana”.

Nel tentativo di dare risposta ai problemi che attanagliano una considerevole parte del mondo, la Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace della Cei richiama la necessità di un impegno che sia modulato sull’insegnamento del Vangelo, come ha ricordato Benedetto XVI nel messaggio della scorsa Quaresima, sottolineando che “in nessun modo è possibile separare la risposta ai bisogni materiali e sociali degli uomini dal soddisfacimento delle profonde necessità del loro cuore”.

Inaugurata nel 1951 per iniziativa della Coldiretti, la Gnr coinvolge la Chiesa italiana nel 1973, anno in cui la Cei pubblica il documento “Chiesa e mondo rurale”, come occasione di ringraziamento per i doni della terra e di riflessione sulla realtà della terra affidata all’uomo. Solo in Italia, secondo i dati forniti dal 5° Censimento Agricoltura Istat, operano 2.611.580 aziende agricole, forestali e zootecniche, che vedono impiegati circa 8 milioni di persone.

Nel messaggio per la Gnr si sottolinea l’importanza della valorizzazione della terra, “in un contesto di responsabilità sociale dell’impresa e in un ritrovato ruolo di un’agricoltura che può tutelare l’ambiente e puntare alla caratterizzazione di prodotti che sono espressione del territorio”.

Nella realtà italiana appare evidente la necessità di puntare su un’attività agricola multifunzionale, in grado di potenziare le risorse del territorio: “Quest’orizzonte – si legge ancora nel messaggio – è, allo stesso tempo, un obiettivo percorribile e un ideale, perché in esso convergono numerose istanze che ne delineano lo spessore strategico e valoriale”.

Un ruolo importante è rivestito, inoltre, dalla libertà e responsabilità del cittadino-consumatore che, nella questione agricola locale e nazionale e tra il nord e il sud del mondo, può operare al fine “di un superamento dei limiti, personali e comunitari, del consumismo di massa”. Nel messaggio si auspica la formazione di un contesto economico agroalimentare internazionale regolato da competizione-collaborativa, in opposizione ad un sistema di competizione-conflittuale. Un modello di sviluppo che “sollecita la partecipazione, la responsabilizzazione degli agricoltori e degli imprenditori agricoli, promuove il dialogo con l’intera società”, ed essendo capace di adattarsi alle “diverse situazioni delle realtà rurali del pianeta, apre la porta alla promozione dello sviluppo umano di tutte le persone e di tutta la persona”.Sir

Messaggio Cei per la Giornata del ringraziamento 2006