Lucca

Agricola Carraia. L’esperienza di Katia e Frank: tra campi, serre, piante e fiori

A Carraia (Capannori), in mezzo a piante e fiori colorati, si incontrano due realtà parallele di Anffas Onlus di Lucca: l’Agricola Carraia ed una parte del Progetto Lavoro. Entrambe accolgono persone con differenti disabilità in un ambiente educativo in cui agricoltura sociale ed ergoterapia divengono mezzo di integrazione e realizzazione personale. Un via vai di persone indaffarate, che ben rappresenta lo spirito di partecipazione e di attività, è animato da chi trasporta piantine, chi invasa e chi semina, ognuno ha il proprio ruolo e tutti sono a lavoro con le mani nella natura.

Fra loro ci sono Katia e Frank, mentre invasano piantine aromatiche ci raccontano la loro esperienza. «Prima facevo parte del Progetto Onda e ora sono qui a Carraia» racconta Katia, ha 50 anni e da tre è impegnata nel lavoro di cura di piante e fiori «Facciamo tante attività tutti insieme, invasiamo in ogni stagione fiori diversi. Siamo a contatto con il verde e mi sento bene a stare con le piante, mi sento realizzata. Mi piace anche stare al pubblico per la vendita e fare confezioni». Anche Frank, 51 anni, condivide la bellezza di «fare i fiori, di innaffiare e fertilizzare con il concime», tutto rigorosamente biologico, nel rispetto dell’equilibrio naturale. «Sono al progetto floricoltura dalla fine delle scuole medie, con i miei compagni» continua Frank «mi piace anche fare le consegne e poi una cosa importante per i nostri ragazzi è Santa Zita. Abbiamo un banchetto nell’Anfiteatro, vendiamo piante e fiori, abbiamo vinto anche delle coppe». Insieme raccontano di curare anche un orto nel quale vengono prodotte diverse tipologie di verdure, di dedicarsi ad insacchettare pistilli di zafferano, di vendere farina e fagioli. Gli ambienti sono ampi, dato che l’Agricola dispone di più di due ettari di terra e di mille metri quadrati di serre coperte, quindi sono tanti i prodotti e ciascuno ha il proprio spazio, così come le persone che se ne prendono cura. Come racconta Katia, qui lavorare nella natura permette di realizzarsi e stare bene, crescere, esprimere e valorizzare le proprie potenzialità, socializzare e seminare uno sviluppo personale e sociale, ciascuno con il proprio ritmo, proprio come le stagioni della natura.