L’aggressione di ieri ai danni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, compiuta, a quanto parrebbe dalle prime informazioni, da una persona con problemi psichici, si inserisce nel processo di degenerazione del dibattito politico in Italia. Lo dichiara Azione cattolica (Ac) in una nota diffusa oggi, sottolineando che un tale atto di violenza va stigmatizzato con chiarezza perché acuisce i già aspri conflitti sociali e rischia di legittimare modalità estremiste e pericolose di intendere il confronto pubblico. Nel condannare fermamente quanto accaduto, l’associazione incoraggia l’avvio di una immediata fase di riflessione nella classe dirigente del Paese, nei partiti e nella società civile perché nonostante siano numerosi i tentativi della politica di radicalizzare lo scontro anche nel corpo elettorale si ritiene che il comune auspicio degli italiani sia quello di una nuova stagione di dialogo e confronto leale per perseguire il bene comune, anche in questo tempo difficile, segnato dalla crisi economica e dalle difficoltà che le nuove generazioni incontrano nel guardare al futuro con serenità. Tutte le forze sane del Paese, in questo momento conclude la nota di Ac -, chiedono alla politica di placare lo scontro e cambiare radicalmente linguaggio.Sir