Italia

AGE, CONCORSO NAZIONALE «PASSAPAROLE DI PACE» PER LE SCUOLE ITALIANE

Fare della scuola una “bottega di pace”, in cui tutti, studenti, docenti e genitori concorrano alla costruzione di un mondo libero da egoismi e rispettoso dell’altro: è la finalità del concorso nazionale “Passaparole di Pace”, presentato questa mattina a Roma, presso la sede nazionale dell’Ucsi in via in Lucina, dal vescovo di Montepulciano, mons. Rodolfo Cetoloni, dal presidente del Comitato Minori e Tv Emilio Rossi, da quello dell’Age Maurizio Salvi e dai responsabili di diversi altri enti e associazioni promotrici. Il concorso prevede una prima fase per i singoli e i gruppi di studenti (scadenza 15 novembre) coordinata dall’Age di Firenze. I vincitori di questa fase andranno in udienza dal Papa il 15 dicembre e forse anche dal Capo dello Stato. La seconda fase (scadenza 30 marzo) è rivolta alle scuole, che saranno chiamate a proporre progetti di educazione alla pace: il coordinamento sarà presso l’Age nazionale (via Baldelli 41 a Roma).

“Ho la speranza – ha detto tra l’altro mons. Cetoloni – che questo progetto faccia crescere in tutti la coscienza che possiamo esser costruttori di pace, anche con un semplice passaparola”. Secondo Angelo Sferrazza, dell’Ucsi, “i ragazzi debbono leggere, scrivere, parlare, comunicare: ma bisogna anche aiutarli a farlo”. Per il presidente nazionale dell’Age Salvi, il concorso favorirà un “cammino verso una pace più condivisa e più vera”, mentre Franco Venturella del Mieac ha parlato di “diffondere la cultura della pace come impresa urgente che deve coinvolgere tutte le istituzioni educative”.

Mario Primicerio, presidente della Fondazione La Pira, di cui si celebra quest’anno il centenario della nascita, ha invece aggiunto che il “sindaco santo” ha sempre usato le armi del dialogo, del confronto e dello studio: ciò che con il consorso si vuole indicare anche agli studenti italiani. Sir