Toscana

AFGHANISTAN, SCOMPARSI QUATTRO OPERATORI DELLA CROCE ROSSA, VITTIME CIVILI A JALALABAD

I talebani hanno rivendicato il sequestro di quattro operatori del Comitato internazionale della Croce rossa (Icrc) di cui non si avevano notizie da ieri, sostenendo però che si è trattato di un errore: “Sono stati fermati da nostri mujahidin nella provincia di Wardak, ma non sapevamo che facessero parte della Croce rossa e saranno presto rilasciati” ha riferito un anonimo portavoce talebano ad alcune fonti giornalistiche. Cauto ottimismo sulla possibilità di una pronta liberazione è stata espressa da Greg Muller, delegato della Icrc: “Stiamo lavorando a una soluzione del problema” ha detto Muller, sottolineando che la Icrc non pensa che per i quattro si possa parlare di sequestro. Negli stessi termini aveva parlato alla MISNA la portavoce dell’organizzazione a Kabul sostenendo che il gruppo si trovava nella provincia di Wardak per condurre una missione a carattere umanitario. Parzialmente diversa la versione fornita dal governatore di Sayed Abad (il distretto nel quale si sono perse le tracce degli operatori): ”I criminali armati autori del sequestro sono stati circondati da polizia ed esercito”. In una situazione che resta ancora poco chiara, il portavoce dell’Isaf, la missione militare Nato in Afghanistan guidata dagli Stati Uniti, ha confermato un attacco suicida contro un convoglio americano a Jalalabad, a est di Kabul: tre uomini a bordo di un auto si sono fatti esplodere, senza però causare morti; un soldato americano ha reagito sparando sia contro l’auto, all’interno della quale uno degli attentatori era sopravvissuto, sia contro civili che si trovavano nelle vicinanze. Il responsabile della Croce rossa di Jalalabad – contattato dalla MISNA – ha confermato l’incidente, ma non ha saputo indicare se ci fossero vittime tra i civili; un testimone ripreso dalle agenzie internazionali ha comunque detto di aver visto diversi feriti tra i passanti.Misna