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AFGHANISTAN, ESPLODE PULLMAN CON PERSONALE ONU, VITTIME

Tre donne, che lavoravano per le Nazioni Unite alla registrazione degli aventi diritto in vista delle elezioni che dovranno svolgersi nel Paese asiatico, sono rimaste uccise dall’esplosione di una bomba che ha distrutto l’autobus sul quale viaggiavano. Altre 17 donne, impegnate nella stessa attività, sono rimaste seriamente ferite. L’episodio si è verificato a Jalalabad, nell’est dell’Afghanistan. Le vittime stavano viaggiando sull’autobus che le stava conducendo nel loro ufficio del distretto di Rodad, nella città di Jalalabad, capitale della provincia di Nangarhar. “È stato un attacco terroristico” ha detto Said Mohammad Azam, della Direzione elettorale congiunta dell’Onu e del governo afgano, indicando lo stretto legame tra l’attentato odierno e quelli verificatisi, sempre contro sedi o personale internazionale, nelle ultime settimane in tutto il Paese. È il caso, ad esempio, dell’assalto portato lo scorso 21 giugno a Pul-e-Alam, nella provincia di Logar, da sconosciuti armati di razzi Rpg contro uno degli uffici elettorali aperti dalle Nazioni Unite in Afghanistan, allestiti in previsione delle prossime elezioni politiche; nell’attacco è morto un militare afgano e sono rimasti distrutti molti veicoli. Lo scorso 16 giugno era stata assaltata a Faizabad, capoluogo della provincia di Badakhshan (Afghanistan settentrionale), la sede dell’agenzia umanitaria britannica ‘Afghanaid’, senza provocare vittime. Nella stessa giornata, un ordigno pilotato a distanza e apparentemente diretto contro un convoglio di peacekeeper tedeschi aveva provocato la morte dell’autista e di tre civili a Kunduz, 150 chilometri a nord di Kabul. “Le elezioni si terranno a tutti i costi” ha detto il presidente afgano, Hamid Karzai, commentando l’attentato di oggi. (Misna)