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Afghanistan: Emergency, attentato a Kabul oltre 30 morti e 40 feriti. 22 pazienti ricoverati nell’ospedale di Emergency
È di 22 pazienti di cui 18 ragazze, il bilancio delle ammissioni al Centro chirurgico per vittime di guerra di Emergency a Kabul a seguito dell’attacco suicida avvenuto questa mattina all’interno di un centro formativo privato di preparazione agli esami nel quartiere di Dasht-e-Barchi, a maggioranza hazara, nel distretto 13 della capitale.
Secondo una prima ricostruzione delle autorità, l’attentatore avrebbe fatto il suo ingresso nell’istituto uccidendo la guardia all’entrata e dirigendosi in una classe dove avrebbe fatto detonare l’ordigno. I bilanci ufficiali parlano di oltre 30 morti e più di 40 feriti. “A seguito dell’esplosione di questa mattina abbiamo ammesso nel nostro Centro chirurgico per vittime di guerra a Kabul 22 pazienti, di cui 18 sono ragazze. – spiega Dejan Panic, responsabile delle attività sul campo di Emergency in Afghanistan – Le vittime hanno tutte un’età compresa tra i 18 e i 25 anni, e per la maggior parte sono ragazze che si trovavano in aula per sostenere un esame. Una di loro è arrivata già deceduta, un’altra è morta dopo l’ammissione. Solo negli ultimi due mesi abbiamo gestito nel nostro Centro 11 mass casualties, ovvero procedure di interventi di urgenza straordinaria in seguito ad esplosioni e attentati. E anche quotidianamente continuiamo a ricevere feriti da arma da fuoco, da proiettili a schegge, da arma da taglio, soprattutto coltellate, da esplosioni di mine e ordigni improvvisati. Nel Paese rimane una situazione di forte insicurezza e instabilità”.
Dopo agosto 2021, infatti, sono continuati gli attentati nella capitale, in particolare attacchi terroristici ai danni di luoghi di culto e istruzione ad opera di gruppi armati o provocati da esplosioni di Ied, Improvised Explosive Device, ordigni improvvisati. A distanza di un anno dall’abbandono delle forze internazionali e dall’instaurazione del governo talebano in Afghanistan Emergency conta più di 16.000 ammissioni negli ospedali di Kabul, Lashkar-gah, Anabah; 3.000 ammissioni solo a Kabul, dove ancora per più del 90% si è trattato di vittime di guerra. Questi i numeri dei centri ospedalieri dell’associazione in un Paese che si trova ora vicino al collasso con più di 23 milioni di afgani a rischio di grave insicurezza alimentare, una crisi economica devastante, l’aumento della povertà, della criminalità e del bisogno di servizi essenziali. Ma Emergency rimane e continua il suo lavoro di cura per tutti.