Rilanciare l’aeroporto di Marina di Campo ricapitalizzando Alatoscana (la società di proprietà di Regione Toscana e Sat che ne detiene il pacchetto azionario) ed aprendone le porte al territorio ed anche a investitori privati. Dall’assemblea dei soci di Alatoscana, riunita per approvare il bilancio consuntivo 2010, è emersa con forza la volontà di investire sullo scalo elbano e cercare anche nuovi capitali per valorizzare le sue potenzialità e dotare l’isola d’Elba e l’arcipelago toscano di un’infrastruttura più efficiente. Si tratta di piccolo aeroporto, con un totale annuo di 13 mila passeggeri spiega l’assessore regionale alle infrastrutture Luca Ceccobao – tali numeri non consentono di sostenere economicamente un aeroporto, tanto che il bilancio denota problemi che richiedono un intervento deciso. Per questo abbiamo messo a punto un percorso di ricapitalizzazione, che proseguirà favorendo l’ingresso di partner locali e privati. Su questo aspetto si è già detta favorevole la Camera di Commercio di Livorno, ci auguriamo che ne arrivino altri. Questo cambiamento darà alla società la possibilità di sostenere i costi incomprimibili che ci sono per mantenere attivo un aeroporto di piccole dimensioni. La Regione Toscana ha recentemente deliberato 350.000 euro per la ricapitalizzazione di Alatoscana, e prenotato 200 mila euro per la copertura degli obblighi di servizio pubblico a partire dal 2012. Il prossimo passaggio – aggiunge Ceccobao – sarà un bando per l’ingresso di nuovi soci. Per la struttura aeroportuale abbiamo recentemente finanziato con 2 milioni e mezzo di euro una serie di interventi sulla pista di volo. Ma serve puntare su azioni di marketing per attrarre nuovi utenti privati e rilanciare la sinergia tra Marina di Campo ed il sistema aeroportuale toscano. Sono piccoli numeri, è vero, ma determinanti per il sistema elbano. In merito all’inchiesta giudiziaria nata a seguito della gara Enac per l’assegnazione del servizio pubblico di trasporto aereo tra la terraferma e l’Elba, l’amministrazione regionale ricorda che la Regione è, assieme ai cittadini elbani, tra i soggetti danneggiati dalla vicenda, che ritarda ulteriormente l’avvio del servizio di continuità territoriale. Per questo l’assessore ha scritto una lettera al Ministero dei Trasporti e ad Enac per sapere come intendono procedere per assegnare il contributo un milione e mezzo per la continuità territoriale, e per selezionare un vettore privato che, pur salvaguardando l’inchiesta, garantisca un servizio indispensabile per l’economia turistica e per i cittadini.