Non voglio sottrarmi alla questione dell’aeroporto. All’inizio della legislatura avevo avvertito il tema fiorentino come un problema. Poi studiando la situazione mi sono convinto che abbiamo davanti una opportunità importante per costruire un volano decisivo per lo sviluppo della regione. Basta che ci si decida: o si trova il modo di velocizzare i collegamenti con Pisa o l’area fiorentina verrà fatalmente attratta da Bologna, in forza delle attuali prestazioni della linea ferroviaria dell’Alta velocità. Se invece scegliamo l’integrazione costruiamo il terzo polo aeroportuale d’Italia, che può dialogare e trattare con tutti i vettori. Pisa non ha proprio nulla da rimetterci, anzi ha solo da guadagnarci e deve vivere positivamente questa sfida. Star fermi un’altra volta sarebbe un errore. Messi insieme i due aeroporti, che hanno missioni diverse, fanno crescere in modo espon enziale le loro potenzialità. In questa partita la Regione vuole assumersi le proprie responsabilità e svolgere un ruolo di garante. Così si è espresso il presidente della Regione Enrico Rossi, concludendo a Pisa la riunione della giunta itinerante. Rossi ha inoltre ricordato la partenza il 13 dicembre prossimo di nuovi servizi ferroviari tra Firenze e Pisa, che ridurranno a 49 i minuti di percorrenza della tratta (Alta velocità regionale) e la conferma del finanziamento di 27 milioni e 800 mila euro per la realizzazione del “people mover” Pisa/Aeroporto.Il presidente Rossi ha preso la parola dopo gli interventi del presidente della Provincia Andrea Pieroni, del sindaco di Pisa Marco Filippeschi e di numerosi sindaci della zona. L’intervento sul tema scottante dell’areoporto è arrivato al termine di una lunga descrizione della manovra finanziaria che la Regione sta preparando.Siamo costretti ha detto il presidente Rossi a un taglio di 360 milioni su un totale di 1280 milioni di risorse disponibili al netto della sanità. Siamo quindi per ora nell’impossibilità di far quadrare i conti. Abbiamo cominciato intervenendo sui cosiddetti sprechi, un campo in cui si deve continuare a dare segnali e la politica deve dare un esempio. Dobbiamo mettere in campo il criterio della produttività, perchè i cittadini chiedono una pubblica amministrazione più leggera, più efficiente e più produttiva.Pur riconfermando i finanziamenti per non autosufficienza ha proseguito – compiendo scelte politiche come quella di non togliere risorse alle politiche di sostegno al lavoro, al sostegno sociale, alla istruzione, abbiamo tagliato 200 milioni, per chiudere il bilancio ne mancano 160. Dobbiamo prendere coscienza fino in fondo della situazione e compiere uno sforzo solidale. Abbiamo cercato di accompagnare ai tagli politiche di riforme. Le Apt ci sono solo in Toscana ha detto riprendendo un problema sollevato da più di un amministratore – occorre adeguarsi alle realtà più avanzate e promuovere la Toscana su scala regionale. Raccogliamo la domanda, riordiniamola su scala regionale e portiamola a livello internazionale. Lo stesso vale per i convention boureau. Oggetto di uno scatto in avanti deve essere anche il problema dei rifiuti, con la riduzione delle società. Bisogna sbloccare la situazione, procedere alle gare. Analogo ragionamento vale per l’acqua. C’è da trovare finanziamenti, perchè abbiamo bisogno di investimenti non banali. La vicenda che per noi deve essere un’altra sfida è quella del trasporto pubblico locale, dove possiamo fare processi di razionalizzazione e di integrazione, con un meccanismo analogo a quello che abbiamo realizzato in sanità.Queste operazioni – ha concluso il presidente Rossi – saranno il banco di prova della modernizzazione della Toscana. Così come la capacità di spendere le risorse disponibili, anche ricorrendo ai poteri sostitutivi, e la capacità di attrarre investimenti produttivi.