Cultura & Società

Adria Ferrali e il Dap Festival 2021 a Pietrasanta

Finalmente la danza torna alla grande sul palcoscenico e ad animare piazze, strade e il pontile di Marina di Pietrasanta, dopo l’anno 2020, in cui fu possibile organizzare solo uno spettacolo di Benefit Gala al Teatro della Versiliana e due serate televisive, con i filmati di danzatori da tutto il mondo.

Siamo andate a Marina di Piertrasanta ad intervistare, nel giardino profumato di gelsomini, Adria Ferrali per avere le anticipazioni su questa edizione, che dura fino al 10 luglio, con un programma davvero interessante e ben articolato.

Com’è strutturata questa quinta edizione del festival?

Abbiamo un calendario di otto spettacoli, alle 21.30, suddivisi fra il grande palcoscenico della Versiliana ed il chiostro di Sant’Agostino. Fin dall’inizio ci sono le danze dell’Invasione che coinvolgono il Museo internazionale della scultura contemporanea e si espandono nei migliori scorci architettonici ed artistici della città, fino alla marina. Nello stesso tempo è possibile partecipare ad un programma giornaliero di Master classes, che si svolgono nel magnifico parco della Versiliana, con il palcoscenico completamente immerso fra i pini dannunziani. Le lezioni sono tenute da coreografi e danzatori internazionali che prendono parte alla rassegna, fra cui la star del balletto classico Maria Kochetkova, il coreografo del Royal Danish Ballet Sebastian Klobor e il direttore artistico della MM Contemporary Dance Company, Michele Merola.

 

Parliamo del calendario degli spettacoli?

Il programma si snoda dall’1 al 10 luglio, con tanti splendidi interpreti. La prima compagnia ad esibirsi è Ksenyia Mikheeva Dance Project dalla Russia, che ha avuto due nomine per la Maschera d’Oro al National Theatre Award. La direttrice Ksenyia Mikheeva è coreografa del Boris Eifman Ballet Theatre, a San Pietroburgo. Al DAP Festival presenta due serate, la prima il 30 giugno con la danza dell’Invasione, in piazza del Duomo, ispirata alla celebre opera di Samuel Beckett “Aspettando Godot”. Ci sono microelementi coreografici che intereagiscono con la mostra monotematica di quest’anno, curata da Giuseppe Veneziano.

Il giorno seguente nel Chiostro di Sant’Agostino il balletto “The Collector”, con principale interprete Stanislav Ponomarev, un giallo che si svolge in una casa, piena delle trappole di uno strano collezionista, che raccoglie tutto ciò che una persona potrebbe collezionare nella propria vita. E’ l’attimo in cui ognuno di noi guarda dentro di sé, per vedere le proprie paure ed analizzare gli obiettivi nella vita. Segue il balletto “Oxygen”.

Sempre nel Chiostro di Sant’Agostino il 2 luglio si esibisce l’Equilibrio Dinamico Dance Company , diretta da Roberta Ferrara, che propone uno spettacolo in tre parti riunite nel titolo “Nubìvago”. In un’atmosfera nebulosa un viaggio che si svolge fra ragione e sogno, un trittico che evoca sospensione e magia.

 

C’è molta attesa per la serata del 3 luglio al Teatro della Versiliana, patrocinata dall’Ambasciata d’Israele a Roma. Si esibisce l’Orly Portal Dance Company, che è la più importante d’Israele, con tre danzatori di alto livello professionale. Lo spettacolo Fakarouni è una danza di passione, un rituale ricco di temperamento che rivela l’intima connessione tra il corpo temporale e l’amore duraturo, accompagnato da una registrazione dal vivo della cantante e musicista Umm Kulthum, la “voce di una nazione”. La prima coreografia per ballerini uomini di Orly Portal è accompagnata dalla voce di colei che nel mondo Arabo è conosciuta come “La Signora”, che si è fatta strada in un mondo dominato dagli uomini, per diventare un’icona culturale, una fonte d’ispirazione per la libertà e l’orgogliosa espressione femminile, liberata dal dettato patriarcale. La voce femminile domina una danza che si fonde con “the Star of the East”, in un duetto senza tempo; uno registrato molti anni fa e uno Live sul palco, accompagnando questi uomini che a loro volta abbracciano il linguaggio unico della danza di Orly Portal. La cultura del movimento del bacino, in quanto movimento sociale, è aperta alla tradizione e al folklore che ognuno porta con sé. I confini di genere si confondono, man mano che gli antichi giochi di potere vengono esplorati in profondità, formando una nuova definizione di mascolinità autoritaria e femminilità rivoluzionaria. Una danza virtuosa e contemporanea, che esalta il movimento cerimoniale del corpo danzante, in un’affascinante esibizione del mito della passione e della libertà di risplendere, sia per l’uomo che per la donna. Così la coreografa definisce lo spettacolo: “Creare questa danza è una canzone d’amore per l’amore, per tutti i miei cari e amanti. Una canzone di lode per la capacità di essere una donna amorevole, che non dipende dall’amore”.

Dal 4 al 9 luglio ci sono un serie di spettacoli nel magnifico Chiostro Sant’Agostino, si comincia con la Kinesis Contemporary DanceCompany con “Whatever works – basta che funzioni” creato da Angelo Egarese, che si è ispirato all’omonimo film Woody Allen.

Un evento che attira il pubblico è “Frida” il 7 luglio, con la Lyric Dance Company. Icona di donna indipendente, sperimentatrice e rivoluzionaria, Frida Kahlo rappresenta un punto di riferimento, un modello di forza, indipendenza e stile. Un’esistenza segnata da sofferenze fisiche e interiori che Frida è riuscita a raffigurare attraverso l’arte. I colori accesi dei suoi quadri rispecchiano la grande passione, un potente inno alla vita che trasforma il dolore in bellezza, che vince sulla disabilità. Il ritratto danzato, “dipinto” da Alberto Canestro, ci trasporta nel mondo a tinte forti di una donna che esprime la libertà di essere se stessa, senza maschere, autentica e naturale.

L’8 luglio è dedicato al “Triple Bill Program” con tre coreografie: “Destinata guerriera”, interprete Isabella Giustina, una co-produzione Company Blu/Giardini Chiuso. Segue “Renaissance”, coreografie di Monia Baldi Galleni e produzioni Pole Dance Versilia. Si termina con “Then When”, della compagnia Saltmarsh Dance, Jacksonville Florida Usa, con coreografie di Suzanne Saltmarsh, interpreti Ruth Howard e Isaies Santamaria.

Uno spettacolo internazionale è previsto nella serata “College of the Globe”.Tra i giovanissimi ospiti troviamo la Compasión Youth Dance Company diretta dalla svedese Kristine Westman che arriva dalla Svezia sotto l’egida di Västerås Kulturskola (School of the Arts), con 10 giovanissimi danzatori e la pedagogista danese Mette Helene Rasmussen, affiancata dalla Maestra Fatima De Cerqueira, dedita alla realizzazione di un progetto d’improvvisazione coreografica con 4 giovanissime danzatrici del Royal Danish Ballet Youth Company di Odense e del Nordic Dance Ensemble della Danimarca. A seguire la docente e coreografa norvegese Magdalena From Delis, con ben 6 giovanissime danzatrici della Spinae Foreininga Sunnhordland, dalla cittadina di Bergen in Norvegia e molti altri fra cui le docenti toscane Mariangela Ghilarducci, con le sue 5 giovanissime ballerine e Alessandra Ricci con un cast di 4 danzatrici ed un danzatore.

Il Gran Gala del 10 luglio cosa presenta?

La serata di gala, che ho organizzato con il coreografo del Royal Danish Ballet Sebastian Kloborg, al Teatro della Versiliana è un evento che racchiude coreografie originali e opere d’autore ed è una Prima Nazionale. Lo spettacolo chiude la V edizione del Danza in Arte a Pietrasanta ed in contemporanea apre il sipario al Festival La Versiliana. Presentiamo realtà d’eccellenza della danza italiana contemporanea, come MM Contemporary Dance Company di Michele Merola e Spellbound Contemporary Ballet di Mauro Astolfi. Ospiti d’onore sono la star della danza classica mondiale Maria Kochetkova che danza con Sebastian Kloborg. Il programma della serata inizia con New Dance Drama che presenta la mia nuova coreografia “On to pop”, ispirata alle opere dell’artista Giuseppe Veneziano. E’incluso materiale coreografico del movimento di Thomas Johansen e Tamara Fragale. Gli interpreti sono i danzatori Tamara Fragale e Isaies Santamaria. A seguire il balletto “In Minor Major”, con l’étoile russa Maria Kochetkova e Sebastian Kloborg. Poi è la volta della coreografia “Formami” di Mauro Astolfi, con il Spellbound Contemporary Ballet, interpreti i danzatori Maria Cossu, Mario Laterza, Mateo Mirdita. Chiude la serata il balletto “Gershwin Suite”, concept di Michele Merola e Cristina Spelti, con coreografia di Michele Merola.

Presentiamo una serata di grande danza immersa nel verde del parco della Versiliana, con tante “étoiles” sul palcoscenico che, dopo la lunga pandemia, tornano ad allietare gli appassionati del balletto.

Grazie Adria della bella intervista, saremo in prima fila al Teatro della Versiliana, a vedere le “stelle” che tornano a danzare.