Dare spazio alla preghiera e donare il proprio tempo per l’adorazione eucaristica come una vera missione, in un mondo abituato sempre più alla fretta e all’individualismo. Il Convegno regionale delle Adorazioni Eucaristiche Perpetue quest’anno mette al centro la relazione tra Dio e l’uomo così come si evince già dal tema: «Io sono sempre con voi…noi vogliamo stare con Te». L’appuntamento riunisce, ogni anno, tutti i volontari dell’adorazione che nelle varie chiese e cappelle si alternano per assicurare una presenza continua e ininterrotta davanti all’eucaristia.Il convegno si svolgerà il 22 settembre a Firenze. Il programma della giornata inizierà dalla Chiesa di Sant’Ambrogio luogo, per ben due volte nei secoli, di un miracolo eucaristico; dopo il pranzo si prosegue con la Badia Fiorentina con l’accoglienza da parte dei monaci e delle monache delle Fraternità monastiche di Gerusalemme ed il Rosario alle ore 15. A seguire l’Abate di San Miniato al Monte, padre Bernardo Gianni, terrà una catechesi sull’Eucarestia e dopo di lui la mamma di Carlo Acutis, la signora Antonia Salsano, racconterà la passione di suo figlio per l’eucarestia tanto da fare una ricerca di tutti i miracoli eucaristici nel mondo, la sua morte in giovane età per una leucemia fulminante e la sua strada di santificazione che lo vede già Venerabile. Alle 18 ci sarà poi la Messa celebrata dal Vescovo di Massa Marittima e Piombino, monsignor Carlo Ciattini. Padre Giordano Favillini, uno degli organizzatori del convegno, ci racconta quanto la presenza di una cappella dedicata all’Adorazione perpetua cambi in qualità la vita di una parrocchia e quanto sia importante moltiplicare le presenze di queste cappelle e dei fedeli dedicati a questo servizio proprio perché «la preghiera è una linfa per le opere e la preghiera è per tutti i battezzati e nella preghiera dell’adorazione, si prega per tutte le necessità del mondo e quindi è una preghiera missionaria».In questo momento ci sono 10 cappelle in tutta la Toscana e due ci saranno presto a Pisa e a San Miniato pisano, ma l’augurio anzi, la preghiera, è che questi luoghi missionari, di raccoglimento e di relazione con l’Altissimo che mai è lasciato solo nelle ventiquattrore con turni di veglia continui, possano crescere di numero e diffondersi ancora di più su tutta la Toscana.