Prato

Addio a don Luca, scomparso a 56 anni

A trovarlo, privo di vita, riverso sul pavimento del bagno, è stata la sorella Paola che viveva con lui nella canonica di Mezzana. Nella prima mattinata di mercoledì 8 luglio la voce si è sparsa subito: improvvisamente, all’età di 56 anni, è scomparso don Luca Bongini, parroco di San Pietro colpito da un infarto. Sgomento e dolore in città per la prematura morte di un sacerdote molto conosciuto e apprezzato non solo a Mezzana, ma anche nelle altre comunità che aveva guidato: Galcetello, San Giuseppe e Faltugnano. Don Luca era un uomo robusto, in passato aveva avuto qualche problema di salute, negli ultimi giorni aveva detto di soffrire di pressione alta, ma a parte questo non c’era stato alcun segno che facesse presagire la triste scoperta di mercoledì mattina.

Il vescovo Agostinelli ha appreso la notizia mentre si trovava fuori città e subito si è messo in viaggio per tornare a Prato il prima possibile. A Mezzana invece si era recato immediatamente il vicario, mons. Nedo Mannucci, insieme al segretario di Curia, Gabriele Bresci. Nel frattempo, moltissimi mezzanesi si erano radunati in via dell’Agio, davanti alla chiesa di San Pietro, per avere informazioni e per recitare una preghiera.

La messa in suffragio a Mezzana. Il giorno successivo, giovedì 9, nel tardo pomeriggio è stata celebrata una messa in suffragio, presieduta da monsignor Agostinelli e concelebrata da mons. Mannucci, mons. Stancari e dal giovane collaboratore parrocchiale don Marco Degli Angeli. I fedeli, ancora increduli per la prematura scomparsa del proprio parroco, sono intervenuti numerosissimi. «Vi sono vicino e condivido con voi questo momento di dolore e di rammarico – ha detto il Vescovo ai parrocchiani – sto pregando per voi e per don Luca. Intanto posso garantirvi che sarà mia premura assicurare quanto prima che la vita parrocchiale possa riprendere il proprio cammino. Affidiamoci al Signore, ricordiamo nella preghiera anche le sorelle di don Luca che sempre gli sono state vicine condividendo la sua vita di sacerdote».

I funerali. Venerdì mattina, 10 luglio, è stato il giorno del funerale che si è celebrato in cattedrale alla presenza di quasi tutto il clero diocesano. Davvero tanti i sacerdoti che hanno voluto essere presenti all’ultimo saluto verso il confratello, presente anche il vescovo emerito Gastone Simoni, salutato da monsignor Agostinelli all’inizio della messa: «Sono contento della tua presenza, la fatica e i dolori se vissuti insieme si sopportano meglio, grazie di essere qui con noi». In chiesa c’erano tantissime persone, sia di Mezzana, che delle altre parrocchie dove in passato don Luca ha esercitato il proprio ministero, ma anche tanti pratesi che lo avevano conosciuto ed apprezzato. C’era inoltre una rappresentanza dell’Amministrazione comunale, che il giorno della morte del sacerdote, attraverso le parole del sindaco Biffoni, aveva espresso, tramite un telegramma alla famiglia e con un comunicato stampa, il proprio cordoglio. Sul presbiterio, a destra e sinistra dell’altare, i labari dell’Azione cattolica e della Misericordia, associazioni che a Mezzana sono attive con due realtà molto forti e radicate, delle quali don Luca era assistente e correttore.La celebrazione è stata animata dai canti del coro parrocchiale di San Pietro a Mezzana; sul presbiterio, davanti all’altare, era posto il feretro con sopra una foto di don Luca, la stola, simbolo del suo servizio ministeriale, e una Bibbia, contenente la Parola di Dio che, come sacerdote, ha avuto il compito di vivere e annunciare. «Quella di don Luca – ha detto a questo proposito monsignor Agostinelli nella sua omelia – è stata una parola con la quale il Signore ci ha parlato. La sua vita è stata una parola di Dio per noi e lo ringraziamo per questo». Il Vescovo ha sottolineato la grande presenza di fedeli al funerale, appartenenti alle comunità guidate da don Luca nel corso del suo sacerdozio, come Mezzana, Galcetello, San Giuseppe e Faltugnano in Valbisenzio, «segno di affetto e di amicizia nei confronti di un prete che avete conosciuto e con il quale avete condiviso molti momenti della vostra vita». Un pensiero poi è andato alle sorelle del sacerdote scomparso, Paola e Sandra, sedute in prima fila insieme ai familiari, «vi sono vicino – ha aggiunto il Presule – capisco il vostro dolore e lo smarrimento».Ricordando don Luca, il Vescovo lo ha descritto come una persona «generosa, immediata, senza tanti fronzoli e dotata di un grande cuore, proprio come la sua terra d’origine». Il sacerdote era nato il 25 ottobre 1958, in Maremma, a Roccastrada in provincia di Grosseto.Ai mezzanesi presenti, da mercoledì improvvisamente orfani del proprio parroco, monsignor Agostinelli ha ricordato quanto sia importante adesso «raccogliere il testimone che vi ha lasciato don Luca, che le sue consegne e i suoi insegnamenti possano continuare a vivere nella vostra vita».

La gestione della parrocchia. Al termine del funerale il Vescovo ha nominato il vicario generale, monsignor Nedo Mannucci, amministratore parrocchiale di San Pietro a Mezzana, in attesa di decidere il nome del successore del sacerdote scomparso. Nel frattempo la cura pastorale è affidata al vice parroco, don Marco Degli Angeli, giovane prete ordinato lo scorso 19 aprile. La salma di don Luca ora riposa nel cimitero di Chiesanuova.