Toscana

ACQUA:DOPO FIRENZE DELIBERA SPACCA ANCHE MAGGIORANZA REGIONE

Centrosinistra spaccato sull’acqua in Consiglio regionale. L’assemblea ha infatti approvato, con 17 voti favorevoli e 14 contrari (la spaccatura è avvenuta tra Pd e Ps da una parte e Sinistra Arcobaleno dall’altra), una mozione che impegna la Giunta a “invitare i Comuni a non sottoscrivere e ratificare atti per l’aggregazione delle società di gestione degli Ato 2, 3 e 6 della Toscana”. In pratica, la mozione va contro l’accordo sottoscritto a novembre dai sindaci di Firenze e Roma, e che coinvolge altri 162 Comuni toscani, che già ha spaccato la maggioranza di Palazzo Vecchio. La mozione è stata presentata dal gruppo dell’Udc. Oltre al centrodestra, hanno votato a favore i gruppi dei Verdi, Pdci, Sinistra democratica e Rifondazione (con l’eccezione del consigliere Luca Ciabatti). Partito democratico e Partito socialista hanno votato contro. L’accordo a cui si riferisce la mozione è quello sottoscritto il 24 novembre che prevede una società unica con la romana Acea come socio privato. A Palazzo Vecchio, nel gennaio scorso, la delibera di giunta che prevedeva la creazione del gestore idrico unico non è passata per mancanza del numero legale in seguito alla spaccatura della maggioranza. Nel testo della mozione, firmata dal capogruppo Udc Marco Carraresi e dai consiglieri Luca Titoni e Giuseppe Del Carlo, si fa riferimento all’accordo siglato da sindaci di Firenze, Roma, Prato, Pistoia, Pisa, Grosseto, Siena ed Empoli alla presenza del presidente della Regione Claudio Martini sottolineando come “tale sottoscrizione è avvenuta senza interpellare i sindaci dei Comuni medio-piccoli e soprattutto senza la necessaria e opportuna discussione nelle sedi consiliari”. L’accordo, ricorda la mozione, riguarda 2 milioni e 400 mila abitanti, 630 mila utenze e un fatturato complessivo delle attuali tre società di gestione degli ato 2, 3 e 6 (Acque spa, Publiacqua spa e Acquedotto del Fiora spa) di 306 milioni e 286 mila euro, e si richiama la recente sentenza dell’Antitrust che ha stabilito che “Acea e Suez Environment hanno messo in atto un’intesa restrittiva della concorrenza nel mercato nazionale della gestione dei servizi idrici, sentenza che ha condannato le due società al pagamento di sanzioni rispettivamente per 8,3 e 3 milioni di euro”. La mozione considera “necessario, prima di procedere a qualsiasi accorpamento, poter verificare la reale convenienza della creazione della nuova società operativa ‘NewCo’ che si occuperà di un territorio amplissimo con il rischio, per i Comuni più piccoli, di vedere ulteriormente ridotta la propria capacità di incidere”. La mozione conclude sottolineando come “l’acqua sia un bene comune da tutelare senza che si compiano scelte che danneggiano i cittadini sempre più colpite da tariffe maggiorate” e come “rimane irrisolto il conflitto di interessi tra ato e i gestori, essendo i Comuni titolari di funzioni esecutive nei primi e soci di maggioranza nei secondi, temendo che il percorso messo in atto condurrà a una ancora più accentuata situazione di monopolio della gestione dell’acqua in Toscana”. (ANSA).