Cultura & Società
Acqua, dalle fontane alle terme
Non sono certo scomparse le sorgenti che sono state a lungo famose per fornire un’ottima acqua potabile. L’alterazione del territorio, come lo scavo di pozzi artesiani, di gallerie, ne ha fatte sparire alcune, mentre altre di portata consistente sono divenute fonti di famose acque minerali. Era materia nota un tempo al viaggiatore che si muoveva dalla propria abitazione per andare a bere una di queste acque. Così fece il celebre filosofo Montaigne che viaggiò in Italia alla ricerca di un’acqua che gli potesse risolvere il problema dei calcoli. Nel suo Viaggio in Italia descrive la visita alle principali sorgenti con una serie di osservazioni molto interessanti. Con l’arrivo del postmoderno, si è iniziato anche il recupero di vecchie fontane, sempre più preziose dato l’aumento del bisogno sempre maggiore di acqua. Agli inizi del secolo scorso un nuovo interesse ha investito i centri termali, specialmente da parte delle persone agiate che vi si recavano per passare le acque e ritemprarsi, per cui oltre che centri di cura questi luoghi si frequentano per la villeggiatura e la vita mondana.
Con la fine dell’Impero Romano il sistema termale costruito nei secoli passati va quasi disperso, soprattutto con le invasioni barbariche, anche se si mantengono i luoghi più importanti dove si trovano le acque più benefiche. Anche nei bagni medievali si praticano le terapie antiche, ma l’impostazione di tutto il sistema è fondato sulle qualità miracolose delle acque, alle quali si associa una figura di santo, o della Vergine, che avrebbero dotato le sorgenti di qualità taumaturgiche. Gran parte delle sorgenti portano nomi di santi, ovvero vi si trovano associati episodi della vita di un santo: terme di San Filippo, terme di San Giovanni, terme di San Carlo. Ma anche le terme di Chianciano hanno una fonte collegata a Sant’Agnese, e a Bagno Vignoni si ricorda il passaggio di Santa Caterina da Siena, ancora giovinetta. Molte terme così si collegano a luoghi di devozione e la ricerca della salute fisica si associa a quella della salvezza spirituale.
Con l’avvento della civiltà scientifica, tutto si capovolge e, attraverso l’analisi delle acque, si individuano le loro qualità terapeutiche. Si può osservare comunque che molte terme conservano i nomi del mondo romano, hanno attraversato il Medio Evo e sono riconosciute ancora scientificamente valide. La Toscana è ricchissima di acque termali, in particolare per la natura vulcanica del terreno, che si accentua nella parte meridionale. Le pendici delle zone circostanti all’Amiata, sistema vulcanico spento, sono costellate di acque termali spesso calde e talvolta radioattive (Sarteano, Bagni di San Filippo, Terme di S. Albino). Particolare importanza assume un fenomeno del tutto insolito in questa zona: i soffioni boraciferi di Larderello, che sono usati anche per la produzione di energia elettrica. Tutta la regione comunque è piena di acque rilevanti per la terapia, a cominciare dal grande insediamento di Montecatini.
La durezza dell’acqua è data da contenuto di sali di calcio e magnesio e viene espressa in gradi (francesi o inglesi o tedeschi). In base alla temperatura si classificano in: fredde (inferiore a 20°C), ipotermali (tra 20 e 30°C), termali (tra 30 e 40°C), ipertermali (sopra 4°C).
Acque radioattive: contengono piccolissime quantità di elementi radioattivi (es. radio, radon). L’elemento più importante, il radon, ha azione sedativa sul sistema nervoso e la radioattività si elimina nel giro di poche ore. Esse sono di aiuto nelle forme allergiche, stimolano la circolazione, combattono reumatismi e nevralgie.
Acque bicarbonato e bicarbonato-alcalino-terrose: poco frequenti in Toscana le prime, sono invece molto diffuse le bicarbonato-alcalino terrose, che contengono soprattutto bicarbonati. Tra le più diffuse in natura, spesso contengono calcio, che ne rende il gusto gradevole. Sono usate di solito per terapia idropinica (si assume come una bibita), hanno azione antiacida e favoriscono la digestione. Si impiegano nella terapia di alcune dispepsie, disturbi della digestione, in quanto riducono l’acidità e l’irritazione gastriche. In generale stimolano i processi digestivi, ma sono utili anche per il fegato, il pancreas e le malattie del ricambio.
Acque sulfuree: contengono acido solfidrico in quantità pari o maggiore di 1 mg per litro; hanno azione tonica sul sistema nervoso. Sulle vie respiratorie esercitano gli effetti benefici più importanti. Hanno anche azione di stimolo dell’organismo a difendersi dalle infiammazioni. Hanno azione antitossica nei confronti di piombo, bismuto, fosforo, tossine botulinica e difterica. Disintossicano la pelle, agendo come cosmetico naturale. Curano le malattie croniche respiratorie, le osteoarticolari, la gotta.
Acque salse o cloruro-sodiche: in queste prevalgono il sodio ed il cloro, che conferiscono sapore salato; curano soprattutto le patologie dell’apparato digerente. Stimolano la secrezione di succhi gastrici e i movimenti peristaltici. Si usano nella stipsi cronica semplice ed in alcune condizioni di atonia intestinale (colonpatia funzionale o sindrome dell’intestino irritabile). Il cloruro di sodio possiede inoltre a livello intestinale azione antimicrobica, antiputrefattiva, antifermentativa. Si usano anche nella terapia delle patologie croniche delle alte e basse vie respiratorie.
Acque Salso-Bromo-Iodiche: sono di origine marina, ad alto contenuto di sali minerali, in prevalenza cloruro di sodio, iodio e bromo, e altri minerali in diversa concentrazione. Hanno azione antinfiammatoria, antisettica, stimolano il sistema immunitario. Si utilizzano sotto forma di fanghi, inalazioni e irrigazioni. Sono ottime per curare il sistema respiratorio.
Acque Solfate: sono acque ricche di zolfo. Indicate per malattie gastrointestinali croniche. Si utilizzano per fanghi o come bibita. Depurano il fegato ed hanno effetti benefici sulla pelle e sui capelli. Quando usate come fanghi hanno azione benefica sulla cute, unghie e capelli. Se inalate hanno azione benefica sull’apparato respiratorio (specie nelle malattie croniche). Sotto forma di bibita curano le patologie dell’apparato digerente, del fegato e delle vie biliari, diminuiscono l’iperacidità gastrica e stimolano i processi digestivi, stimolano l’assimilazione a livello intestinale. Hanno anche azioni disintossicante e antiallergica, ed effetti benefici sulle articolazioni.
Acque arsenicali-ferruginose: non molto diffuse in Toscana, sono acque che contengono ferro in grande abbondanza e arsenico in tracce. Si somministrano di norma per bibita e si usano nei casi di anemia: il ferro in esse contenuto è tollerato dall’organismo in modo migliore rispetto alla terapia farmacologia. Sono ottimi ricostituenti, hanno azione stimolante generale, si usano infatti nei casi di turbe psichiche lievi. Curano le malattie della tiroide, e trovano impiego nelle malattie della pelle (es. psoriasi).
Acque carboniche: contengono bicarbonato in varie forme. Favoriscono la digestione assunte come bibita, stimolano la circolazione se vi ci si immerge.
Per quanto riguarda gli inquinanti (derivanti da un eventuale inquinamento della falda) devono essere assenti o in quantità limitatissime le sostanze tossiche: per esempio i nitrati per legge deve essere entro determinati limiti, mentre i nitriti dovrebbero essere assenti. La scritta «Microbiologicamente Pura» garantisce che l’acqua non contiene alcun microrganismo pericoloso. Non ci sono limiti per il contenuto di sali minerali. La conducibilità elettrica è in relazione al contenuto di ioni.
La durezza esprime la quantità di carbonati e bicarbonati; essi costituiscono una riserva alcalina in grado di neutralizzare l’acidità dei succhi gastrici, soprattutto i bicarbonati.
I gas disciolti nell’acqua comunemente sono anidride carbonica e ossigeno.
le solfate (>200 mg/l) possono aiutare in caso di colon irritabile,
Da studi molto recenti è emerso che l’acqua minerale può essere un importantissimo veicolo di oligoelementi, come (sebbene in quantità inferiore) certi alimenti solidi: chi non tollera latte e latticini, ad esempio, può trovare in un’acqua ricca di calcio un valido supporto nel reperire questo minerale.
– Oligominerali : hanno un contenuto di sali minerali non superiore ai 500 milligrammi per litro. In virtù di ciò, sono ottime acque da tavola, adatte ad essere bevute quotidianamente; inoltre svolgono un’ottima azione diuretica.