Toscana
Accordo per Livorno, dal Mise ribadiscono: rinvio tecnico che non incide su iter programma
Per domani, venerdì 10 febbraio, è in programma a Guasticce il terzo incontro promosso da Regione e Invitalia per la presentazione dei progetti di reindustrializzazione nel polo produttivo di Livorno, Collesalvetti, Rosignano Marittimo.
Il rinvio di un mese dei termini di questo bando (prorogato al 6 marzo) legato alla mancata registrazione da parte della Corte dei Conti è solo di natura tecnica, e non incide sull’attuazione dell’accordo. La Regione aveva chiesto e ottenuto di poter dare corso alle procedure di pubblicità e di avvio del bando anche nelle more della registrazione da parte della corte dei conti.
Al Ministero dello sviluppo economico la Regione – pur conoscendo le ragioni del rinvio, visto che il monitoraggio sull’accordo di programma è continuo – ha comunque chiesto di mettere nero su bianco le ragioni della proroga, in modo da sgombrare il campo da incertezze e polemiche.
Così il consigliere per il lavoro Gianfranco Simoncini ha chiesto, per conto del presidente della Regione Enrico Rossi, un chiarimento formale sulla vicenda. Il Mise rende noto “che il ritardo è stato determinato dalla richiesta degli organi di controllo – pervenuta in data 31 gennaio – di integrazione in merito ad aspetti di carattere puramente formale” e puntualizza che “tale richiesta non riguarda aspetti di contenuto né concerne aspetti legati alla copertura finanziaria delle azioni previste dal PRRI”. E aggiunge che “sono in corso di perfezionamento le ultime verifiche di natura formale, propedeutiche all’approvazione dell’AdP che rimane confermato integralmente nei contenuti e nella dotazione finanziaria”. Il Mise precisa che “è stato pertanto necessario rinviare al 6 marzo il termine per la presentazione delle domande a valere dell’avviso: entro tale data infatti, sulla base delle informazioni i n nostro possesso, dovrebbe essere perfezionata la registrazione dell’Accordo di Programma presso la Corte dei Conti”.
Si coglie l’occasione per chiarire, inoltre, che le procedure avviate sulla Darsena Europa non sono in alcun modo influenzate dai tempi di registrazione di questo Accordo di programma, poiché derivano dall’accordo di programma del maggio 2015, da tempo registrato dalla Corte dei conti e per il quale è previsto, come noto, un finanziamento della Regione (250 milioni per il mutuo) e dello Stato (50 milioni).