Vita Chiesa

ACCORDO ISRAELE-SANTA SEDE: LEWY (ISRAELE), FIRMA A BREVE, UN GRANDE RISULTATO PER I DUE STATI

«L’Accordo sarà siglato a breve. Non sono in grado di dire se sarà firmato entro la fine dell’anno ma potrebbe essere possibile». È quanto ha dichiarato al Sir l’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Mordechay Lewy, parlando delle relazioni tra Stato d’Israele e Santa Sede, tema di un incontro svoltosi, oggi a Roma, per iniziativa della Pontificia Università della Santa Croce, dell’associazione Cattolici Amici d’Israele e della Fundacion Promocion Social de la Cultura. Proprio ieri si è riunita in Vaticano la Commissione bilaterale Santa Sede-Stato d’Israele per proseguire i negoziati sull’Accordo economico che sembrano andare nella direzione di una «auspicata conclusione».

«Sarà un grande risultato per i due Stati – afferma l’ambasciatore a margine del convegno -, per Israele sarà un passo avanti per la normalizzazione dei rapporti, per approfondire il cammino di riconciliazione ma anche per una più vasta cooperazione nel campo della lotta all’antisemitismo e all’antigiudaismo. Nella nostra Dichiarazione d’indipendenza del 1948 troviamo quattro espressioni relative alla libertà religiosa, e l’Accordo va anche in questa direzione». Relativamente alla questione del Cenacolo, del quale la Chiesa chiede la restituzione, l’ambasciatore ribadisce di «non poter dire nulla secondo il principio che ‘niente è deciso fino a quando tutto sia stato deciso’. Posso dire che di cose da risolvere ne sono rimaste poche. Il plenum di ieri, infatti, è stato per questo molto breve». L’Accordo, conclude Lewy, giunto al termine del suo mandato, «farà entrare le attività cattoliche nel mondo israeliano a pieno titolo, estendendo diritti e tutele alla comunità cattolica, favorendone l’integrazione. Con l’auspicata conclusione dell’Accordo Israele potrebbe dire che i cattolici sono intrinseci alla sua società». (Sir)