Toscana
Accordo di programma per Livorno, le risorse dal Governo. Si lavora per la firma a maggio
Le conclusioni dell’ultimo incontro presso il Ministero dello sviluppo economico sono state riferite oggi nel corso di una riunione convocata dall’assessore alle attività produttive, credito e lavoro e al quale sono stati chiamati a partecipare le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria, i Comuni di Livorno, Rosignano e Collesalvetti, la Provincia di Livorno e l’Autorità portuale.
Nel corso dell’incontro al Ministero sono stati definiti i contenuti, che ruotano attorno ai tre assi del porto e infrastrutture retroportuali, piano di riconversione e reindustrializzazione, ottimizzazione degli assetti energetici. Sono state anche precisate le risorse che il governo mette a disposizione, in aggiunta a quelle già stanziate dalla Regione. Si tratta di 50 milioni per la Darsena Europa (si aggiungono ai 400 di Regione e Autorità portuale), di 5 milioni per lo scavalco ferroviario (2,5 milioni garantiti dal ministero delle infrastrutture, 2,5 da Rfi) che vanno ad aggiungersi agli oltre 9 milioni stanziati dalla Regione. Altri 10 milioni saranno messi a disposizione dal Governo per la reindustrializzazione (in base al riconoscimento di area di crisi complessa), che si affiancheranno ai 10 milioni della Regione che, fra l’altro, mette sul piatto anche 5 milioni di proprie risorse per il Polo tecnologico/incubatore del Comune di Livorno.
L’assessore, facendo il punto sulle ultime novità, ha poi ricordato anche che, in attesa della firma, l’ultimo tavolo tecnico riunitosi la scorsa settimana in Regione ha deciso di procedere comunque, individuando un gruppo tecnico che comincerà a lavorare fin dai prossimi giorni sull’operatività dell’accordo. A questo proposito, ancora una volta è stato ricordato che la Regione ha già messo in campo interventi ad hoc per le tre aree di crisi della Toscana, quindi anche per quella costituita dai Comuni di Livorno, Rosignano e Collesalvetti. Fra questi, sarà pubblicato a maggio il bando per i lavori di pubblica utilità (1 milione di risorse complessive), che prevede un vantaggio premiale di 35 punti per i progetti presentati dagli enti locali di queste aree (meglio se progetti condivisi di area) e si rivolge a lavoratori disoccupati privi di ammortizzatori sociali. Già uscito il bando per la formazione d ei lavoratori espulsi da aziende (600 mila euro sono le risorse riservate alle aree di crisi ) e sta per uscire il bando per gli incentivi all’occupazione che prevede, sempre per queste aree, una speciale riserva di 1,5 milioni (su un totale di 5 milioni). Premialità e vantaggi sono previsti in tutti i bandi regionali.