Vita Chiesa

Abusi su minori: card. O’Malley , «Papa Francesco è seriamente impegnato per sradicarli»

«Papa Francesco è seriamente impegnato per sradicare gli abusi sessuali nella Chiesa» e per fare «della nostra Chiesa una casa sicura per tutti» promuovendo al suo interno «una cultura della tutela della persona». Lo ha assicurato il cardinale Seán Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston e presidente della Pontificia Commissione per la tutela dei minori (Pcpm) istituita tre anni fa dal Pontefice, intervenendo all’«Education Day» promosso oggi alla Pontificia Università Gregoriana dalla stessa Commissione insieme con il Centre for Child Protection dell’Ateneo. Tema dell’incontro «Safeguarding in Homes and Schools: Learning from Experience Worldwide» perché, spiega il porporato, «l’educazione è stata identificata dalla Commissione come elemento centrale del suo lavoro». Il cardinale che ha guidato la diocesi di Boston alla rinascita dopo lo scandalo degli abusi, esprime solidarietà alle vittime e ai feriti dell’attentato di ieri a Londra e invita a pregare per loro e poi per i bambini vittime di abusi e «perché la Chiesa sia portatrice del messaggio evangelico nel mondo anche attraverso un impegno di protezione nei loro confronti». Il nostro fine, spiega, «è continuare ad apprendere modi per implementare e sviluppare programmi per tutelare le vittime di abusi sessuali».

«Se la Chiesa non è impegnata nella tutela dei minori i nostri sforzi di evangelizzazione non avranno effetti», ha detto ancora il cardinale Seán Patrick O’Malley. «Non c’è giustificazione – il monito dell’arcivescovo -, non possiamo fallire nel mettere a punto efficaci standard di protezione di minori e adulti vulnerabili». «Dobbiamo affrontare il problema degli abusi sessuali da parte dei preti», ha avvertito il presidente della Commissione, secondo il quale «l’abuso dei più vulnerabili non è un problema cattolico o clericale, è un problema umano ma quando l’abuso è perpetrato da un prete il danno è ancora più profondo» e «il mondo cattolico domanda che noi, suoi pastori, facciamo tutti i passi necessari per proteggere i bambini affidati alla nostra cura». Del resto «il Papa ci ha affidato la missione di promuovere la responsabilità della Chiesa particolare attraverso lo scambio di best practice e sviluppando risposte efficaci coinvolgendo tutte le nostre Chiese locali». La riforma di Francesco, ha precisato, «non riguarda solo le strutture; il Papa ci invita anzitutto alla riforma dei cuori, alla nostra conversione» e «una parte cruciale di questo è offrire ambienti sicuri per tutti nelle nostre chiese». Tuttavia, ha avvertito O’Malley, «falliremo se non metteremo al primo posto le vittime. ‘Prima la vittima’ è il principio fondamentale della nostra Commissione. Solo i sopravvissuti potranno aiutarci. Non possiamo essere indulgenti in questo lavoro e dobbiamo imparare dall’esperienza e dai nostri errori».