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ABRUZZO: PER LE CASE PRECEDENZA A FAMIGLIE NUMEROSE, IL 29 SETTEMBRE LE PRIME CONSEGNE

(L’Aquila) – Spetterà al sindaco de L’Aquila, Massimo Cialente, individuare, con proprio decreto, i nuclei familiari che verranno ospitati nei complessi antisimici in costruzione nel capoluogo abruzzese, destinati ai cittadini aquilani che hanno la propria abitazione inagibile o che si trovano all’interno della “zona rossa”. Lo stabilisce l’ordinanza 3806 firmata il 14 settembre dal Presidente del Consiglio dei Ministri. La consegna dei primi appartamenti negli insediamenti di Bazzano e Cese di Preturo, quelli più avanti con i lavori, è prevista per il prossimo 29 settembre. L’ordinanza stabilisce anche i criteri che verranno utilizzati per la redazione della graduatoria: nucleo familiare composto da almeno 3 persone cui sono assimilati i genitori soli con un figlio minore a carico; cittadinanza italiana o dell’Unione europea, o cittadinanza di paese extra europeo con regolare permesso di soggiorno; vicinanza alle zone di provenienza, residenza o stabile domicilio in abitazioni classificate E o F o situate nella “zona rossa” nel Comune di L’Aquila; indisponibilità per tutti i componenti del nucleo familiare o di coabitazione di un’altra abitazione nei comuni limitrofi; presenza di persone disabili, di anziani, di lavoratori occupati nella regione Abruzzo al momento del sisma e di studenti e minori in età prescolare.“Le prime consegne – ha comunicato nei giorni scorsi il prefetto de L’Aquila, Franco Gabrielli – riguarderanno 2000 persone cui sarà comunicato nei prossimi giorni la destinazione”. Secondo l’ultimo censimento condotto dalla Protezione Civile, il 13 settembre scorso, sono 36 mila le persone sfollate di cui 11 mila vivono nelle 110 tendopoli ancora attive. I campi chiusi ad oggi sono 61 mentre 21 sono in fase chiusura. Per quanto riguarda gli sfollati sulla costa abruzzese, si concluderà domani la rilevazione condotta dalla Protezione Civile per valutare la situazione abitativa di queste famiglie. Ad oggi i moduli riconsegnati sono 2000. Accanto agli edifici del Piano Case e ai moduli abitativi provvisori già in costruzione, destinati ai comuni del cratere, è prevista la realizzazione di nuovi edifici per far fronte alle esigenze delle famiglie: il censimento condotto dalla Protezione Civile ha, infatti, evidenziato come il numero di abitazioni programmate non sia sufficiente a soddisfare le necessità degli sfollati.Sir