Arezzo - Cortona - Sansepolcro

A Valtiberina in festa per la madonna del carmine.

Sarà celebrato il prossimo venerdì 11 luglio il 472° anniversario dell’apparizione della Madonna del Carmine di Anghiari. Come ogni anno sono attesi presso il santuario, che oggi è punto di riferimento per tutta la Valtiberina, centinaia di fedeli. Primo fra tutti il Vescovo monsignor Gualtiero Bassetti, che presiederà la solenne celebrazione eucaristica commemorativa assieme ai sacerdoti e a tutta la comunità ecclesiale. Da Anghiari i pellegrini raggiungeranno a piedi il santuario, partendo alle ore 20, per poter partecipare alla solenne Eucaristia che sarà celebrata alle ore 21. Alla celebrazione prenderanno parte i sacerdoti della zona pastorale Valtiberina, assieme a tutte le comunità parrocchiali. Al termine il Vescovo reciterà l’atto di consacrazione alla Madonna del Carmine.Ma il programma di festeggiamenti prosegue in vista di un’altra significativa festa. Dal 12 al 15 luglio, ogni sera alle ore 21 la meditazione di alcuni misteri del rosario sarà il cammino verso la festa del 16 luglio, memoria della Beata Vergine Maria del Carmelo. Per il 16 luglio, alle ore 21, è prevista una solenne concelebrazione dei sacerdoti del vicariato di Anghiari, che culminerà con una processione mariana attorno al santuario, alla luce di fuochi e fiaccole.Un particolare punto di unità e di continuità che emerge in questi giorni: un inno devozionale, composto, musicato e dedicato alla Madonna del Carmine, dal compianto parroco di Anghiari don Vittorio Bartolomei che descrive nelle sue strofe la storia e la fede del popolo di Anghiari verso la «sua» Madonna. Un inno, che è stato riscoperto negli ultimi anni e che trova nei giorni delle feste di luglio, la sua più adatta collocazione. Ancora nel segno della continuità, con il rinnovato utilizzo delle vesti liturgiche e delle sacre suppellettili appartenute e destinate al santuario da sacerdoti che hanno coltivato la devozione alla Madonna del Carmine, facendolo diventare un significativo luogo di richiamo spirituale per tanti fedeli.Era l’11 luglio del 1536 quando, all’imbrunire, la Madonna apparve alla pastorella Marietta, sopra ad un enorme castagno, e le chiese di far portare un’immagine mariana presente in una casa di Anghiari, per poter essere venerata con essa. Da allora la data dell’11 luglio è rimasta memorabile sia per il santuario del Carmine che per tutta la Valtiberina. Dopo quell’11 luglio, le apparizioni si ripeterono per giorni; con solenne processione e grande partecipazione di popolo l’icona della Madonna fu traslata nel luogo dell’apparizione e sempre nello stesso anno il vescovo di Arezzo, mons. Minerbetti, iniziò il regolare processo canonico, concludendo con l’autorizzazione a raccogliere elemosine per l’erezione di un Santuario, così come richiesto dalla stessa Madonna. Le testimonianze e le memoria dell’apparizione furono successivamente verificate dall’inquisitore di Firenze, che ne constatò la veridicità. Già nel 1552 il santuario mariano veniva consacrato e completato dopo appena 16 anni. L’immagine della Madonna fu posta sopra l’altare maggiore e il castagno dell’apparizione fu segnato con un recinto per la devozione popolare. II complesso fu successivamente custodito da religiosi carmelitani dopo una brevissima presenza dei francescani della Verna. Dal 1886 il santuario del Carmine è sede della «Società dello scapolare» o «dell’abitino» che raccoglie nella consacrazione alla Madonna quasi un migliaio di fedeli. Infine nel 1987, il Vescovo monsignor Giovanni D’Ascenzi ha eretto il Carmine a santuario mariano della Valtiberina. Oggi il rettore delegato vescovile del santuario è il parroco di Anghiari don Marco Salvi.