All’avvicinarsi della bella stagione estiva, ognuno fa progetti su come, dove, quando e se andare in vacanza. E poi c’è da decidere se al mare, in montagna, o se restare a casa, per dedicarsi a tutto quello che è stato rimandato per tanto tempo. In ogni caso tutti desiderano di poter mettere da parte, almeno per un poco, il lavoro e gli impegni e avere finalmente del tempo per la famiglia, per se stessi e anche per gli amici. A volte dalle vacanze si torna contenti, ma in alcuni casi si torna molto delusi e quasi più stanchi di quando siamo partiti.L’estate e le vacanze possono essere, però, anche un tempo di riflessione, di cura della propria spiritualità, di meditazione, di formazione. E’ un prendere il largo, non con le vele di una barca, ma con le vele dello Spirito. Ci sono molte interessanti proposte per la formazione degli evangelizzatori, la riflessione, la cura della spiritualità. I luoghi dove si svolgono ritiri e corsi sono in genere molto belli e suggestivi, molto spesso in montagna dove la natura aiuta ed insegna ad alzare gli occhi al cielo.L’estate scorsa ho frequentato la «Scuola per formatori all’evangelizzazione e alla catechesi» a Siusi allo Sciliar in provincia di Bolzano. La valle si distende sotto la mole del monte Sciliar, tra boschi e prati dal verde intenso come solo in alta montagna si può vedere. La scuola è rivolta ai responsabili e ai collaboratori dell’evangelizzazione e della catechesi sia a livello diocesano che locale, ed è diretta da padre Rinaldo Paganelli, suor Giancarla Barbon e fratel Enzo Biemmi, tutti catecheti che ben conosciamo. La scuola di Siusi è promossa dalla rivista «Evangelizzare», d’intesa con l’Ufficio Catechistico Nazionale ed ha la durata di due anni. Quest’anno il corso si terrà dal 8 al 17 luglio (per informazioni contattare lo 06.32.23.383 oppure scrivere una e-mail a paganelli@dehoniane.it».Seguivano il corso sacerdoti, suore, ma soprattutto moltissimi laici provenienti da tutte le regioni d’Italia, alcuni avevano portato tutta la famiglia. La finalità della scuola è quella di aiutare i partecipanti ad interpretare i cambiamenti in atto nella cultura e nella Chiesa, per servire alla evangelizzazione in un mondo che continuamente cambia, ma allo stesso tempo rivedere la propria storia di credenti e formatori in un contesto di formazione. Il metodo è basato su una pedagogia adulta, secondo la logica del laboratorio, in vista di un apprendimento attivo da parte dei partecipanti, e dove l’ esperienza di ciascuno diviene risorsa per la formazione di tutti. Non mancano i momenti di approfondimento in assemblea e i laboratori a gruppi su temi specifici.La preghiera del mattino e della sera avvolge e dà vita alle attività della giornata. E’ stato molto interessante e anche divertente il lavoro nei gruppi, perché c’è stata la possibilità di conoscere e di confrontarsi con molte persone di varia formazione e di arricchirsi della reciproca esperienza. Alla fine del lavoro c’è sempre ancora il tempo per lo svago, soprattutto per le passeggiate nel verde dei boschi e dei prati, respirando quell’aria buona che è sempre più raro trovare. I giorni sono volati e alla fine del corso eravamo un bel gruppo di amici, che, come compagni di scuola, si scambiano indirizzi e promesse di non perdersi di vista.Un altro appuntamento molto importante è il convegno dei direttori degli Uffici Catechistici Diocesani e loro collaboratori , che quest’anno si svolgerà a Vasto ed avrà per tema «Passaggi di vita, passaggi di fede, evangelizzazione e catechesi degli adulti nelle “transizioni” della vita». Nella nostra diocesi, infine, dal 29 luglio al 4 agosto si svolgerà alla Verna un corso biblico sui Libri Sapienziali.Isa Cini