Fiesole

A San Giovanni conferenza sull’Angelicoe i luoghi della qualità ecclesiale

«E Dio vide che era cosa buona e bella». È così che potremmo tradurre l’espressione ricorrente che scandisce il cammino della creazione narrata nella «Genesi». La bellezza è da sempre luogo eminente della rivelazione di Dio. Ed è proprio intorno a questa sfida autenticamente ecclesiale che la memoria liturgia del beato Giovanni Angelico da Fiesole, patrono degli Artisti, ci invita a riflettere, sempre sollecitati dalla bellissima «Annunciazione» che si conserva nel Museo della Basilica di S. Giovanni Valdarno. Sabato 16 febbraio, alle ore 17 presso la Basilica, si terrà l’incontro con lo storico dell’arte Mariano Apa sul tema «Beato Angelico. Luoghi della qualità ecclesiale». Come custodire e arricchire i luoghi della bellezza? E come farne in modo sempre più consapevole luoghi dell’annuncio e della testimonianza cristiana? «Giunte alla loro settima edizione – spiegano gli organizzatori – le nostre “Letture in onore del Beato Giovanni Angelico da Fiesole”, patrono degli artisti, ospitano quest’anno la riflessione dello storico dell’arte Mariano Apa dedicata, appunto, ai “luoghi della qualità ecclesiale”: un approfondimento sulla figura e l’opera del Beato Angelico, su quello che essa rappresenta in sé e per la nostra contemporaneità, anche attraverso la visione di alcuni documenti artistici». Mariano Apa si interessa e ha prodotto numerosi studi sull’arte italiana del ‘400 e su quella europea del XX secolo, dedicando la sua attenzione soprattutto all’arte sacra moderna e contemporanea. In questa prospettiva, ha collaborato per varie iniziative con la Conferenza Episcopale Italiana, fra cui il recente Convegno ecclesiale di Verona e la realizzazione del nuovo Lezionario liturgico. È membro della Consulta Nazionale dell’Ufficio Liturgico Nazionale e collabora con l’Ufficio dei Beni Culturali. Fra l’altro, ha seguito e collaborato con il cantiere della Cappella «Redemptoris Mater» nei Palazzi Apostolici in Vaticano. Dopo aver insegnato presso varie Università e Accademie di Belle Arti, attualmente è docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia dell’Aquila e collabora al Master di Architettura «La Sapienza» e CEI, a Roma, sulla progettazione delle nuove chiese.