di Emanuela PietraroiaPellegrini alla tomba di San Pietro. Così la Chiesa di Prato invita tutti i fedeli al pellegrinaggio diocesano sabato 16 ottobre. In questo anno in cui si celebra il 350° anniversario della istituzione della diocesi, il pellegrinaggio a Roma è l’espressione del cammino giubilare della Chiesa pratese. L’iniziativa diocesana richiama anche un altro anniversario: il 50° di separazione della diocesi di Prato da quella di Pistoia e la piena autonomia, incarnata nella persona del vescovo emerito, mons. Pietro Fiordelli, il cui anniversario è stato festeggiato con la solenne celebrazione del 22 settembre scorso. Il pellegrinaggio a Roma è il segno di una Chiesa che cammina nel tempo: Prato conta più di quindici secoli di storia cristiana. Nel fare memoria del passato la diocesi di Prato assume la condizione di pellegrina e torna sulla tomba dell’Apostolo, da dove è scaturita la missione universale e millenaria. A Roma dove è la cattedra del Pontefice, i pratesi tornano in una data significativa: il 16 ottobre è il 26° anniversario dell’elezione di Giovanni Paolo II al Soglio Pontificio. Un altro pellegrinaggio ha segnato il cammino straordinario di questo anno: a giugno si è tenuto il pellegrinaggio diocesano in Terrasanta. Così la nostra Chiesa ripercorre il cammino delle origini del Cristianesimo: dalla terra di Gesù a Roma, dove si radicarono le esperienze degli apostoli Pietro e Paolo: «Tutto è avvenuto – scriveva recentemente il Vescovo – sull’asse Gerusalemme-Roma. Roma è stata l’approdo di Pietro e di Paolo, l’approdo del movimento partito da Gerusalemme e il suo principale centro di espansione e di unità sulla terra». Da Roma riparte allora il cammino diocesano, che guarda alla missione futura. Nel mese tradizionalmente dedicato alla Madonna il programma del pellegrinaggio prevede una sosta pomeridiana per la recita del rosario: i pellegrini pratesi si recheranno al Santuario del Divino Amore, a sud di Roma, dove sarà il Vescovo stesso a guidare la preghiera mariana. Intanto si registrano le prime iscrizioni di quanti hanno raccolto l’invito del Vescovo a partecipare al pellegrinaggio: «Un appuntamento quello di Roma – dice il can. Antonio Pivetta, responsabile dell’Ufficio pellegrinaggi – che è vissuto con gioia, soprattutto perché il ricordo va immediatamente alle giornate romane del giubileo del 2000». Si raccolgono in questi giorni le adesioni e il termine ultimo per iscriversi è fissato per mercoledì 13 ottobre. L’invito per tutti è di dare comunicazione quanto prima dell’eventuale partecipazione, in modo da agevolare la fase organizzativa, che, quando i numeri sono alti, richiede coordinamento: «Si prevedono dieci pulmann al momento» dice don Pivetta, che comunica, tra le diverse sistemazioni, la possibilità di pernottare a Roma e rimanervi anche la domenica. È il momento di iscriversi e di mettersi in cammino, almeno spiritualmente, verso Roma.