Vita Chiesa
A Prato da tutta la Toscana per Padre Pio
Saranno presenti fra’ Carlo Laborde, guardiano della fraternità di San Giovanni Rotondo (in passato è stato anche parroco a Pietrelcina) e segretario generale dei Gruppi di preghiera in Italia e fra’ Luciano Lotti, figlio del medico curante di Padre Pio.
Nell’occasione verrà ricordata una delle figure più vicine al Santo: il dottor Guglielmo Sanguinetti, di cui si stanno celebrando i 60 anni dalla morte. Originario di Parma, Sanguinetti è stato medico condotto a Ronta e Borgo San Lorenzo nel Mugello. Era considerato ateo e «mangiapreti», ma nonostante questo acconsentì ad accompagnare la moglie a conoscere Padre Pio. Bastarono poche parole scambiate con il Santo per trasformarlo e farlo convertire alla fede. Addirittura nel 1946 il medico lascia la Toscana per trasferirsi a San Giovanni Rotondo e mettersi a disposizione di Padre Pio. Nacque così il progetto che qualche anno più tardi dette vita alla Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale fondato e inaugurato dal Santo (oggi ha 900 posti letto suddivisi tra 30 reparti di degenza medici e chirurgici). Sanguinetti fu anche tra i fondatori della Misericordia di Borgo San Lorenzo.
Ecco il programma della giornata di domani. Si comincia alle 10,30 in duomo con l’intervento di fra’ Luciano Lotti, preceduto dal saluto del vicario generale mons. Nedo Mannucci. Questo primo momento è pensato per i malati, che parteciperanno accompagnati dai volontari dell’Unitalsi.
Alle 16, nel conservatorio di San Niccolò, commemorazione di Guglielmo Sanguinetti, intervengono Polo Omoboni, sindaco di Borgo San Lorenzo, Roberto Trucchi, presidente nazionale Misericordie e Domenico Crupi, direttore generale della Fondazione Casa sollievo della sofferenza. Porta il proprio saluto il sindaco Matteo Biffoni. Alle 17,30, in San Domenico, accoglienza e registrazione dei gruppi, poi il saluto di don Francesco Bazzoffi, coordinatore regionale, e alle 18, la messa presieduta da fra’ Carlo Maria Laborde, segretario generale dei gruppi di preghiera. La liturgia sarà accompagnata dal baritono Giorgio Gatti e dalla pianista Maria Teresa Conti.
La città di Prato è stata scelta per ospitare questo evento, al quale parteciperanno centinaia di persone, per via del suo legame speciale con Padre Pio. Qui ci sono otto Gruppi di preghiera dedicati al Santo, che si trovano nelle parrocchie di Maliseti, San Giovanni Bosco, Santa Maria della Pietà (il più vecchio della Diocesi, esistente da quasi 40 anni), Castellina, Ascensione, San Giusto, Cappuccini (la comunità dei frati non c’è più ma il Gruppo di preghiera è ancora attivo) e Sacro Cuore. Quest’ultimo è il Gruppo al quale appartiene la coordinatrice diocesana Manuela Nencini, tra le principali organizzatrici dell’incontro regionale. All’interno della giornata ci sarà anche un momento tutto pratese: i Gruppi hanno deciso di donare un busto del Santo, realizzato da Chiara Pasquetti, che sarà collocato all’interno dell’ospedale Santo Stefano. Al termine della messa pomeridiana l’opera sarà consegnata al cappellano ospedaliero don Carlo Bergamaschi.
La devozione tra la città e Padre Pio va indietro nel tempo e non sono pochi i pratesi che lo hanno conosciuto, anzi, molti ne erano amici. Tanto che tre anni fa il diacono Leonardo Bruni ha curato la pubblicazione di un libro nel quale sono narrate diciotto storie di incontri tra i fedeli pratesi e il San Pio. Tra i tanti ricordiamo Gianna Michelagnoli, sposata con Sergio Rossi da Padre Pio, Dino Natale, il cui zio, fra’ Daniele era uno dei più stretti collaboratori del Santo, e l’ex vice sindaco Tonino Lucchesi.