Vita Chiesa

A PISTOIA I GIOVANI SI RICONCILIANO CON IL «CONFESSARIO»

Entra nel portafoglio, è piccolo come una carta di credito, scherzosamente l’hanno definito “il confessario” ed è una sorta di bignamino per passare un esame del tutto particolare e controcorrente: quello, attraverso il sacramento della Riconciliazione, con Dio. Lo hanno preparato i ragazzi che a Pistoia compongono l’equipe della pastorale giovanile e verrà distribuito questo venerdì 26 marzo (ore 21) in cattedrale durante la veglia per la GMG (Giornata Mondiale dei Giovani) con il vescovo Mansueto Bianchi. E’ un cartoncino piegato in cinque parti per fornire ai giovani – spiega don Simone Amidei, responsabile pistoiese della pastorale giovanile – spunti di preparazione e riflessione in modo da vivere meglio il sacramento della Riconciliazione. “Fra i sette sacramenti della chiesa cattolica – aggiunge il sacerdote – di sicuro quello oggi guardato con maggiore sospetto, e non solo fra i giovani, e di certo il meno praticato anche perché forse proprio come chiesa non sappiamo spiegarlo e valorizzarlo nelle sue effettive potenzialità anche nei confronti di un universo, quello giovanile, attratto e per molti aspetti fuorviato da ben altri tipi di confessionali mediatici”.Tre le sezioni del “confessario” che prende il titolo (“… e fissatolo lo amò”) da un brano del Vangelo di Marco: la richiesta a Dio del giovane ricco su cosa è necessario fare per avere la vita eterna. Si parte con il “come ci si confessa” suggerendo che prima di andare dal sacerdote ci si confronti con la parola di Dio. A tale proposito vengono suggeriti alcuni versetti del vangelo partendo da noto brano del Figliol Prodigo.In secondo luogo arriva il “cosa si deve dire”. E qui il manuale suggerisce diversi spunti per capire meglio, alla luce della dottrina cristiana, quali possano essere i peccati commessi – in rapporto con gli altri, con sé stessi e con Dio – e come si possa vivere al meglio il sacramento della Riconciliazione. Il “confessario” propone, a titolo di esempio, una trentina di domande. “Mi lascio prendere dall’ira o sono calmo?”, “quando qualcuno mi chiede aiuto, come mi comporto?”, “mi isolo da ciò che mi accade intorno?”, “sono pigro?”, “sono vanitoso?”, “mi compiaccio nel guardare spettacoli immorali o pornografici?”, “mi sento al centro dell’universo?”, “prego ogni giorno?”, “mi accade a volte di bestemmiare?”, “ringrazio Dio per i suoi doni o la mia preghiera è fatta solo di richieste?”.La terza sezione è intitolata “E poi che succede?”. Terminato il racconto delle mancanze, il sacerdote – spiega ai ragazzi il manuale – “nella responsabilità che gli è propria ti propone un esercizio penitenziale adatto alla tua situazione che esprima concretamente il tuo impegno di conversione e, per ciò che è possibile, il ristabilimento di situazioni che il tuo peccato avesse compromesso”. E dopo una preghiera con la richiesta, a Dio, di perdono per i peccati commessi, il sacerdote impartisce la “assoluzione dai peccati”.“Il confessario” è stato stampato in 500 copie ed è scaricabile anche sul sito della diocesi e su quello della pastorale giovanile. Tre i momenti scelti dalla Pastorale Giovanile diocesana per la Giornata Mondiale dei Giovani edizione 2010 (la venticinquesima, da quando questa occasione di dialogo fra chiesa e mondo giovanile venne lanciata da Giovanni Paolo II): oltre alla veglia in cattedrale di venerdì 26 con la riscoperta del sacramento della Riconciliazione, domenica 28 marzo (ore 18, sempre in Cattedrale) Messa delle Palme presieduta dal vescovo Bianchi. E martedì 30 marzo, giornata dei giovani, un’altra Messa all’Aias di Pistoia in ricordo di papa Wojtyla. (cs)