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A Pieve Santo Stefano i «diari» in palazzo.

È un modo per chiudere un anno di festeggiamenti legati ai nostri 25 di attività, è l’occasione per farci gli auguri di Natale, ma è anche l’opportunità per tornare sui nostri vecchi passi e rivivere l’atmosfera di quel “Palazzo dei diari” che per più di ventidue anni ha ospitato manoscritti, vite, intrecci autobiografici e attività dell'”Archivio diaristico”». Così scrivono gli organizzatori dell’Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano per presentare l’appuntamento di venerdì 11 dicembre alle 21.30 quando Mario Perrotta si chiuderà dentro il Palazzo Pretorio con il pubblico e racconterà il suo incontro con l’«Archivio» e con il «Palazzo-diario», leggendo passaggi del suo Il paese dei diari, romanzo edito da Terre di mezzo, sulla storia del luogo ideato nel 1984 da Saverio Tutino per accogliere le memorie e i diari della gente comune. Alcuni diari che hanno un ruolo da coprotagonisti nel libro di Perrotta saranno esposti per l’occasione, osservati e protetti dal lenzuolo di Clelia Marchi, simbolo dell’istituzione di Pieve Santo Stefano. In occasione del reading «Sedici gradini» dell’11 dicembre è stato invitato un amico dell’«Archivio dei diari», il regista Andrea Bevilacqua, a cui è affidato il compito di realizzare un video con Mario Perrotta dentro il Palazzo Pretorio. Nel video, Andrea Bevilacqua (che ha firmato insieme con Cristina De Ritis le puntate «Diari» realizzate con il materiale dell’«Archivio di Pieve» per la trasmissione Rai La storia siamo noi di Giovanni Minoli), inserirà due presenze d’eccezione: il fondatore dell’Archivio Saverio Tutino e Ascanio Celestini (che ha scritto l’introduzione del libro) che dialogheranno anche loro con i «diari di Pieve» nel Palazzo simbolo della memoria.