Fiesole

A Montevarchi un corso per esplorare la Bibbia

DI LEONORA NORTI GUALDANI«Parlava in Parabole» è il tema del corso biblico che inizia il prossimo 8 novembre presso il Centro San Lodovico a Montevarchi. La particolarità è che viene fatto, lo stesso giorno, a due orari diversi (18 e 21) per poter favorire la partecipazione che è sempre molto ampia. Il corso è curato da don Angelo Silei, biblista e parroco del Pestello a Montevarchi, che abbiamo intervistato per conoscere il «segreto» del successo.Come è strutturato il corso?«Il corso è suddiviso in quattro incontri che si terranno tutti i lunedì di novembre presso la sala conferenze del Centro San Lodovico in due orari diversi, alle 18 e alle 21. Questo è il 14° anno del corso e ogni anno ho trattato un argomento diverso preso dall’Antico o dal Nuovo Testamento: i 4 Vangeli, l’Infanzia di Gesù, Vangeli a microscopio, gli Atti, l’Apocalisse, Giobbe, Giovanni, I Salmi, Paolo, Torah, In quel tempo, Isaia. Quest’anno invece ho deciso di affrontare il tema delle Parabole».Come è nata questa scelta?«Perché credo che le Parabole siano il nucleo degli insegnamenti di Gesù e ne rappresentino forse la parte più genuina e autentica. Le Parabole infatti ci avvicinano di più a quello che vuole dirci Gesù, che era un vero e proprio maestro delle parabole, perché la conferma della loro autenticità ci arriva anche dai libri dei Giudei, che hanno riconosciuto a Gesù due cose: i miracoli e le Parabole. Quindi avere una chiave di lettura di queste “storie” che Gesù raccontava è molto importante».Come si svilupperà il corso?«Nel primo incontro, l’8 novembre, parlerò in generale delle Parabole sottolineandone il valore e fornendo un metodo di lettura, poi negli incontri successivi tratterò, per ogni Vangelo Sinottico, una selezione di Parabole. In particolare il 15 novembre l’incontro verterà sul capitolo 4° di Marco, con la Parabola del seme; il 22 novembre sul capitolo 25 di Matteo con le Parabole del giudizio, ovvero quella delle dieci vergini, dei talenti e del giudizio finale; infine il 29 novembre sul capitolo 15 di Luca con le Parabole della misericordia, in particolare quella del figliol prodigo e del Padre misericordioso».A chi si rivolge il corso?«Il corso si rivolge a chiunque voglia partecipare. In genere il pubblico è composto da adulti ed alcuni giovani, persone interessate ad approfondire l’argomento oppure che sono impegnate nell’animazione e nella catechesi nelle Parrocchie. È comunque per tutti un’occasione di approfondimento e di formazione».Qual è il significato di fare un corso biblico?«Lo scopo di questo corso è aiutare le persone a leggere il Vangelo come un libro utile, pieno di tanta sapienza e di tanta scienza, ma che ha bisogno di guida. Come dico sempre la Bibbia è un po’ come una foresta: la si può guardare da fuori ma ci si può anche entrare, e lì ci sono tante strade da percorrere perché oltre alla strada principale ci sono tanti sentieri e non si finisce mai di percorrere questa grande foresta che è la Bibbia. Inoltre ogni anno faccio sempre un incontro di richiamo a Pasqua, perché in qualunque pagina del Vangelo c’è sempre qualcosa che rimanda alla Pasqua e quest’anno farò la Parabola che si trova nel capitolo 12 di Marco, ovvero quella dei vignaioli omicidi».Come mai la scelta di due orari diversi?«La scelta è nata per permettere alle persone di avere più possibilità di partecipare, scegliendo l’orario più adatto alle loro esigenze. Inoltre parteciperanno un centinaio di persone e quindi dividerle in due turni aiuterà anche nella gestione del corso».Come si spiega tanti partecipanti a temi così importanti?«È una cosa positiva che la gente voglia approfondire questi argomenti. Forse il fatto che utilizzo un linguaggio semplice e vicino a tutti fa sì che in questi anni i corsi abbiano funzionato con un numero crescente di persone. È certamente un bel segnale ed è incoraggiante vedere che c’è partecipazione ed interesse per i temi che scelgo ogni anno. Ritengo che sia importante riavvicinarsi alla Bibbia, non dobbiamo avere paura di avventurarci dentro questa “foresta”, anzi dobbiamo sentirci spinti a scoprirla per conoscerla meglio, perché la Bibbia è l’unico libro completo che trasmette tanta conoscenza. E questi corsi sono un aiuto per averne una chiave di lettura».