Lucca

A Lucca, il via al Tavolo sull’Economia Civile promosso da Caritas e Legambiente

Costituitosi a luglio 2019 in maniera informale, il Tavolo sull’Economia Civile è stato formalizzato ufficialmente attraverso la firma del “Protocollo d’intesa per l’avvio di un percorso di analisi e confronto su nuovi modelli di economia civile per la realizzazione del primo rapporto sull’economia civile nella provincia di Lucca”.

L’Arcivescovo Mons. Paolo Giulietti ha introdotto il lavoro avviato dal Tavolo sottolineando che:il Tavolo sull’economia civile riveste una grande importanza perché come Papa Francesco ci sollecita di fare va nella direzione di un ripensamento dell’economia, un’economia diversa che aiuti ad evitare i fenomeni di scarto, che riduca le disuguaglianze e al tempo stesso valorizzi l’ambiente rispettandolo ed esaltandone le possibilità, che produca una casa, perché questo vuol dire economia, il governo della casa, una casa più abitabile e più felice per tutti. Da questo punto di vista abbiamo da inventare delle cose nuove perché l’economia che oggi ci governa non assicura evidentemente questi obiettivi e per questo c’è bisogno di luoghi di pensiero, di sperimentazione, di innovazione. Spero che il Tavolo raccolga non solamente le istituzioni e le realtà del no profit come accade oggi, ma che sempre più coinvolga le realtà del profit, cioè dell’economia che muove i flussi maggiori di produttività e di occupazione, perché questo ripensamento possa coinvolgere tutta quanta la filiera economica del nostro territorio. Il percorso non è sicuramente semplice ma da una parte è obbligato dalla constatazione che l’economia tradizionale non è più efficace e dall’altra va nella direzione di un’economia davvero rispettosa della persona, dell’ambiente, della comunità e ci coinvolge tutti in un’avventura di segno positivo”.

L’obiettivo del Tavolo è la realizzazione di un primo rapporto sull’economia civile nella Provincia di Lucca, che sarà presentato nel prossimo giugno e che completerà il lavoro di osservazione e ricerca condotto dall’Osservatorio sulle povertà e le risorse della Diocesi di Lucca, sulla scorta di un più ampio lavoro di ricerca condotto a livello nazionale tra Caritas Italiana e Legambiente. Come sottolinea Enrico Fontana, responsabile ufficio nazionale di economia civile di Legambiente,il lavoro avviato a Lucca con il Tavolo è dentro una cornice nazionale di un impegno condiviso tra Legambiente e Caritas che ci vedrà realizzare entro quest’anno una ricerca importante nella cornice di un’ecologia integrale per capire come ambiente e questioni sociali possano essere affrontate insieme per gestire le criticità con cui ci misuriamo: dai cambiamenti climatici alla crescita delle disuguaglianze. L’economia civile è un’economia che genera benefici ambientali, sociali ed economici che i territori possono cogliere come un’opportunità vera di cambiamento”.

Il lavoro di ricerca del Tavolo lucchese si propone di condurre un primo approfondimento sulle molte esperienze di economia civile che da diversi anni vengono condotte nel territorio da soggetti profit e no profit, di comprenderne i funzionamenti e di cogliere gli elementi che hanno facilitato il loro sviluppo. La finalità è quella di individuare percorsi che possano facilitare la promozione di questo nuovo modo di intendere lo sviluppo del territorio e di accompagnarlo.

Il Tavolo si intende come una realtà aperta e prevede l’allargamento del numero di soggetti coinvolti nel prossimo futuro.

Ad oggi partecipano ai lavori la Provincia di Lucca, in particolare attraverso l’Ufficio di statistica, i Comuni di Lucca e Capannori, Lucca In-Tec – Polo Tecnologico Lucchese, l’Ufficio nazionale di economia civile di Legambiente, Legambiente Toscana, Legambiente di Capannori e della Piana lucchese, Legambiente di Lucca, cooperativa Nanina, coop. Calafata, l’associazione Nuova Solidarietà – Equinozio e vede la collaborazione della Camera di Commercio di Lucca.

“Economia civile” è un’espressione recentemente tornata all’attenzione, anche grazie alla riflessione di economisti quali Zamagni e Bruni. Di “economia civile” si parla per la prima volta nel 1753, anno in cui l’Università di Napoli istituisce la prima cattedra al mondo di economia, affidandone la titolarità ad Antonio Genovesi, la cui opera fondamentale del 1765 reca per titolo “Lezioni di economia civile”. L’economia civile propone dunque un modo di pensare al sistema economico basato su alcuni principi – come la reciprocità, la gratuità e la fraternità – che superano la supremazia del profitto o del mero scambio strumentale nell’attività economica e finanziaria e riportano l’uomo e l’ambiente al centro.