Livorno

A Livorno seguendo le vie del Signore

Rosario, Luigi, e Luca. Sono questi i nomi dei nuovi preti che saranno ordinati da monsignor Giusti il prossimo 29 Giugno. Li abbiamo incontrati tutti insieme, perché insieme sono arrivati a Livorno ed insieme saranno ordinati; percorsi di vita simili, vocazioni maturate con il tempo, l’esperienza in una comunità carismatica che li ha visti convivere per alcuni anni. Con loro anche Michele Esposto, che sarà presto prete anche lui.  Sono a Livorno dal settembre del 2010 quando la comunità di cui facevano parte si stabilì a Castellanselmo. Poi il vescovo Simone li ha chiamati in seminario perché potessero continuare la formazione e essere ordinati sacerdoti. In quest’intervista uno spaccato del loro vissuto e dei loro pensieri in vista di questo grande evento.

«Siamo qui  sicuramente grazie alla Provvidenza! – Inizia a raccontare Michele – Siamo arrivati alla comunità carismatica tutti passando da percorsi di animazione parrocchiale e poi attraverso Rinnovamento nello Spirito e anche se la Comunità non c’è più la Provvidenza ci ha messo sulla strada di Livorno, dove un Vescovo accogliente ci ha accolto e ha fatto maturare le nostre vocazioni. Ci sentiamo davvero parte di questa Diocesi». «La bella accoglienza che ci è stata riservata – continua Luca – l’abbiamo ricevuta da tutti, non solo dal Vescovo: qui in seminario, dai sacerdoti nelle parrocchie dove siamo andati… noi proveniamo dal Sud d’Italia, che è rinomato per l’accoglienza, ma Livorno non è stata da meno». «E non è vero quello che si dice dei livornesi – aggiunge Rosario – che non hanno voglia di far niente o che non sono religiosi. Bisogna aiutarli, “suggerire qualche mossa”, ma se vengono coinvolti sono in prima linea». «Ci prepariamo a questo evento da tanto tempo – dice Luigi – non siamo più giovanissimi… alle spalle abbiamo anni di studio, anni di vita in comune; tra di noi siamo uniti e amici: possediamo caratteri molto diversi e allo stesso tempo abbiamo affrontato percorsi di formazione religiosa molto simili. Viviamo questi giorni davvero con trepidazione». «Nelle ultime settimane – racconta Rosario – abbiamo fatto delle giornate di ritiro con don Ivano Costa e poi colloqui con il Rettore e con padre Gabriele Bezzi, che vive qui con noi; riserviamo mezzora di meditazione giornaliera al tema “Sacerdote servo di Cristo”, ma penso che l’esperienza che più ci ha toccato in questi mesi sia quella in ospedale: siamo stati nei reparti ad incontrare e ad ascoltare gli ammalati… momenti intensi che ci hanno arricchito ma anche fatto riflettere profondamente».«Don Luciano Musi ci ha regalato le casule. Ora stiamo aspettando i parenti – ci comunica Rosario – arriveranno veramente in tanti dai nostri paesi d’origine, parroci compresi e forse anche un sindaco! Ci piacerebbe poter far partecipare anche i nostri parenti più anziani che non potranno affrontare il viaggio, magari con una trasmissione via Internet… speriamo di poter realizzare questo piccolo desiderio, per averli così davvero tutti presenti!»