Cultura & Società
A Firenze torna «O Flos Colende», musica sacra in Cattedrale
Nata nel 1997 e fin da allora promossa dall’Opera di Santa Maria del Fiore, sostenuta dal favore del Presidente dell’Opera Franco Lucchesi e dall’Arcivescovo di Firenze Cardinale Giuseppe Betori, O flos colende si è conquistata un sempre più crescente apprezzamento di pubblico e critica. Un successo raggiunto grazie alla suggestiva bellezza del Duomo di Firenze, location dei concerti (
Sono le superbe voci del S:t Jacobs Kammarkör di Stoccolma (nella foto) (noto a livello internazionale come St. Jacob’s Chamber Choir), guidate dal loro direttore stabile Gary Graden, ad avviare O flos colende con il concerto di Mercoledì 15 Aprile. Originale è il programma proposto, che trascolora dal Seicento ai giorni nostri, rivelando anche legami con la figura di Dante in occasione del 750mo anniversario della nascita, uno dei temi della programmazione di quest’anno. Alcuni brani conservati nel prezioso archivio dell’Opera di Santa Maria del Fiore (trascritti da Gabriele Giacomelli), fra i quali l’Ave Maria di Marco da Gagliano (per lunghi anni maestro di cappella del Duomo nella Firenze del Seicento) e Virgo prudentissima di Giovanni Maria Casini (che del Duomo fu organista), inaugurano la serata, lasciando poi spazio a composizioni contemporanee che creano un dialogo continuo fra la cultura musicala italiana e quella svedese. In programma, anche la
Apprezzatissima dal pubblico, torna anche quest’anno la maratona organistica di O flos colende: una vera e propria non-stop di capolavori e rarità che si terrà Mercoledì 27 Maggio (a partire dalle 20.30, per una durata di circa tre ore), per valorizzare
Giovedì 11 Giugno si tiene il secondo dei due appuntamenti previsti quest’anno per far ammirare ancora una volta lo spettacolare, grande organo Mascioni del Duomo fiorentino, con le sua voce spiccatamente sinfonica e la sua potenza sonora di ben settemila canne, tornato a suonare con pieno successo grazie proprio a O flos colende. Nella galleria dei grandi organisti fino ad oggi ospitati da O flos colende, si aggiunge così il nome di un altro maestro, capace di esaltare le qualità sonore che fanno del Mascioni
Mercoledì 24 Giugno, in occasione della Festa del patrono di Firenze San Giovanni Battista, l’Opera di Santa Maria del Fiore con la sua rassegna O flos colende torna a collaborare con l’Opera di Firenze/Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e il suo Festival per un appuntamento denso di significati musicali e religiosi: il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo metropolita di Firenze, celebrerà una santa messa le cui sezioni saranno intercalate dall’esecuzione della Messe à deux voix égales di Gounod, rara pagina dalla soave religiosità, e di alcuni brani dell’antica tradizione sacra fiorentina, mottetti scritti da maestri di cappella e organisti di Santa Maria del Fiore per lo più dedicati proprio alla festa per la natività di San Giovanni. Le sezioni musicali della Messa di Gounod (il Credo non fu previsto dall’autore e qui è integrato con quello della sua Messe Chorale) sono così inframmezzate da pagine come Elizabeth Zachariae di Marco da Gagliano, Johannes est nomen ejus di Francesco Bagnoli e O sacrum convivium di Giovanni Maria Casini. Il tutto a ricreare una suggestiva liturgia che nell’esecuzione musicale coinvolge il neonato Coro delle Voci Bianche del Maggio Musicale Fiorentino, guidato dal direttore del Coro del Maggio Lorenzo Fratini, e la Cappella Musicale di Santa Maria del Fiore guidata dal suo maestro Michele Manganelli.
L’appuntamento di Mercoledì 22 Luglio vede il ritorno delle formidabili voci maschili del Coro del Patriarcato Ortodosso di Mosca diretto dal suo fondatore Anatolij Grindenko, autorevolissimi interpreti del repertorio musicale sacro russo (sono proprio loro ad accompagnare le funzioni liturgiche celebrate dal Patriarca Cirillo I). Un omaggio al canto corale della grande tradizione russa, sollecitato dalla sacra presenza, nell’altare della Tribuna della Croce in Santa Maria del Fiore, di importanti reliquie di S. Giovanni Crisostomo, veneratissimo in tutta l’ortodossia russa. A Firenze, nello spirito di un vero e proprio ecumenismo musicale, risuoneranno così le melodie arcane e profonde tratte dalla Liturgia di S. Giovanni Crisostomo (una delle forme ufficiali in cui si articola la messa ortodossa russa), affiancate a una serie di suggestive pagine di autori dell’epoca tardoromantica che a quella tradizione diedero nuovo vigore: fra queste, O figlio unigenito di Cajkovskij, il Te Deum di Dmitrij Bortnianskij, il Cantico di Simeone di Rachmaninov.
Nasce da un’inedita coproduzione fra l’Opera di Santa Maria del Fiore e la Fondazione Teatro della Pergola di Firenze l’appuntamento conclusivo di O flos colende, Martedì 8 Settembre, data che come di consueto festeggia congiuntamente la Natività di Maria e la fondazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore. E sarà eccezionalmente il sagrato del Duomo di Firenze a far da palcoscenico a La musica nella commedia dantesca: un percorso che unisce musica e recitazione, attraverso quelle musiche cui Dante fa riferimento nella Divina CommediaInferno al Paradiso, il panorama musicale dantesco è ricomposto seguendo precise tracce testuali, attingendo al repertorio gregoriano, alle polifonie dell’Ars Nova, alle Laudi, alle Cantigas de Santa Maria di Alfonso X, e comunque a tutti quegli autori e a quei brani appartenenti al periodo storico in cui è vissuto Dante. A condurci per mano in questo excursus, sollecitato dall’occasione dei 750 anni dalla nascita di Dante, sarà l’Ensemble San Felice, gruppo strumentale e corale guidato dal suo fondatore Federico Bardazzi, che affiancherà l’esecuzione dei brani (con la partecipazione delle voci bianche dei Pueri Cantores della Cattedrale di Santa Maria Assunta in Sarzana) alla recitazione dei versi danteschi affidata ad un attore, mentre le didascalie esplicative saranno lette dall’attrice e autrice di teatro Cristina Borgogni. Una vera e propria coreografia di immagini farà poi da cornice allo spettacolo, grazie ad alcuni maxischermi allestiti in piazza San Giovanni dove saranno proiettate immagini legate alla Divina Commedia e ai luoghi (fra i quali il Battistero), che hanno ispirato Dante.