Arezzo - Cortona - Sansepolcro

A Civitella la grotta è nel paese

Se Gesù fosse venuto alla luce a Civitella, sarebbe nato in un accogliente anfratto naturale nella roccia fuori da Porta Senese dove gli anziani si fermano al primo sole di primavera e all’ultimo tiepido sole d’autunno. Forse è stata proprio l’immagine di quella grotta che ha dato l’idea per il presepe che è stato realizzato da un gruppo di parrocchiani nella chiesa di Santa Maria Assunta, ma sicuramente ciò che più ha mosso queste persone è stato il desiderio di momenti di condivisione spirituale che concretizzassero, nel tempo d’Avvento, l’attesa. E’ nato così un presepe dove non troverete riferimenti ai luoghi dei presepi comuni alla nostra infanzia, ma la riproduzione in scala di Civitella in Val di Chiana, dolce paese in collina, addossato all’antico Cassero, racchiuso tra le sue mura millenarie. Quando nel 2003 il progetto cominciò a prendere forma furono realizzati, proprio partendo dalla grotta, alcuni elementi che principalmente distinguono il paese: il castello,il campanile, il «madonnino» e Porta Senese. Negli anni seguenti, e anche quest’anno, il tempo d’Avvento ha rinnovato l’impegno ad allargare il presepe aggiungendovi nuovi scorci. Così sono sorte le mura, le prime case, la piazza del «pozzone», la «costarella», la «costarellina». L’insieme è veramente notevole e non si discosta molto da un presepe tradizionale se non per una particolarità: il paese appare volutamente disabitato. Una provocazione? Forse, ma, comunque, positiva dal momento che è un invito a guardarsi dentro. Diverse possono essere le risposte possibili: quella dell’attesa interiore per cui ognuno attende in silenzio, nella preghiera, l’Evento, o al contrario quella che le persone stiano nelle proprie case tra luci, regali, cenoni. Del resto si fa sempre più largo l’opinione che il ricordo della nascita di Gesù è roba vecchia, soprattutto offensiva di altri credi religiosi. Ma è bene pensare che il paese in realtà sia vuoto perché tutti sono alla grotta: è da lì che si irradia la Luce, da un «Bambinello» di gesso che ci ricorda quel bambino che è Amore, Vita, Verità. Comunque questo bellissimo presepe potrà scuoterci da quel torpore di routine che indebolisce la fede in Cristo che è capace di parlare agli uomini di ogni tempo.E’ il Presepe, infatti, simbolo ma non reminiscenza confusa che rinnova il messaggio di Dio parola nella nostra storia.