Cultura & Società

Cacciari alla Certosa, la forza rivoluzionaria di Dante

L’iniziativa, in programma alle 17, nasce dalla collaborazione tra le Opere di Santa Croce e Santa Maria del Fiore, la stessa Certosa e l’Arcidiocesi di Firenze, in vista del settimo centenario della morte di Dante Alighieri che sarà celebrato il 14 settembre 2021.

La Divina Commedia illumina Firenze di Domenico di Michelino, conservato nella Cattedrale di Firenze, è la celebre immagine pittorica scelta dagli organizzatori per promuovere l’iniziativa. “Dante può ancora illuminare la nostra contemporaneità – sottolinea don Alessandro Andreini vicepresidente dell’Opera di Santa Croce e membro della Comunità di San Leolino a cui è affidata la Certosa del Galluzzo – L’invito è a interrogare Dante senza alcuna paura, a leggerlo nella sua asprezza senza indulgenze, a eleggerlo come interlocutore delle nostre domande più profonde e vere”.

È una profezia, quella di Dante, che non teme di proporre al proprio tempo – e da allora anche a noi – una visione nuova sia della politica che della religione. “Dobbiamo pensare quale forza rivoluzionaria abbia avuto la Commedia nella cultura del tempo di Dante, per l’affermazione di nuove esigenze religiose e politiche – sostiene Massimo Cacciari nelle sue riflessioni – L’immagine che più volte Dante ci propone come modello positivo è sempre un’unità fatta di tante singole individualità che non perdono la loro distinzione ma si compongono in nuova armonia”.

Per partecipare all’incontro è necessario prenotare inviando una mail a certosanews@gmail.com