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Terremoto, è anche il rigore morale che fa prevenzione
In primo luogo diamo allora per assodato che il terremoto, come altri fenomeni naturali per la verità, non chiede il permesso a nessuno per scatenare la sua energia. Ma non lo fa ovunque, ci sono aree del pianeta che hanno una probabilità assai remota di venire colpite altre invece in cui questa possibilità è elevata e talora anche certa. Sappiamo anche quali sono i motivi, tutti geologici, che fanno di un’area una zona sismica.
Per tutti questi, ma il problema è gigantesco sia dal punto di vista pratico che economico, prevenzione significa, ce lo dobbiamo dire con chiarezza, o abbatterli e ricostruirli, ovvero procedere ad un adeguamento sismico che ne aumenti il livello di sicurezza ai fini sismici appunto.
Anche in questo campo dobbiamo dire che qualcosa sta avvenendo, prioritariamente per i cosiddetti edifici strategici come le scuole e gli ospedali. Ma è una goccia nell’oceano. C’è chi dice che se volessimo adeguare tutto il costruito in Italia ci impiegheremmo comunque qualche secolo. Ma la gente è ora che vede andare in fumo le fatiche di una vita, che vede spazzare via dalla violenza del terremoto tutti i propri ricordi e talora anche la propria vita.
A questo riguardo voglio citare un esempio eclatante: il terremoto di Messina e Reggio Calabria del dicembre 1908. Già il 18 aprile 1909 fu emanato il Regio Decreto n.193, «portante norme tecniche ed igieniche obbligatorie per le riparazioni ricostruzioni e nuove costruzioni degli edifici pubblici e privati nei luoghi colpiti dal terremoto del 28 dicembre 1908 e da altri precedenti elencati nel R.D. 15 aprile 1909 e ne designa i Comuni». Un decreto stupefacente per chi avesse voglia di leggerlo. Non solo per la rapidità con cui fu emanato ma per la modernità dei contenuti.
Se qualcuno, dopo averlo letto, volesse andare a farsi un giro a Messina, quasi totalmente ricostruita dopo quel decreto, scoprirebbe che neanche un rigo di quello è stato applicato. Mai applicato.
È anche il rigore morale degli uomini che fa prevenzione.
*vice presidente del Consiglio nazionale geologi