Opinioni & Commenti

Inflazione, quando la matematica è un’opinione

di Claudio TurriniIl cappuccino e la brioscia vi sembrano troppo cari? Avete l’impressione che il prezzo delle zucchine cresca a vista d’occhio? Non gettate la croce sul povero commerciante. Potreste esserne voi la causa. Intendiamoci, gli aumenti ci sono stati, ma, tutto sommato, sono di poco conto. Quest’anno, ad esempio, la nostra spesa è lievitata del 2,8%. Se l’inflazione vi sembra invece galoppare quasi a due cifre è solo perché noi italiani siamo un popolo di santi e di navigatori, e non… di matematici. Così, invece di moltiplicare mentalmente un euro per 1936,27 vecchie lire, come farebbero con teutonica precisione dal Tirolo in su, preferiamo arrotondarlo a 2 mila lire. Non ridete per carità. La scoperta l’ha fatta uno studioso come Luigi Biggeri, presidente dell’Istituto di statistica, quell’Istat che tra i compiti ha anche quello di tener di conto dell’inflazione reale. E non pensate che Biggeri si sia lasciato scappare affermazioni così sensazionali conversando con qualche giornalista dopo un paio di bottiglie di champagne. Lo ha detto nella sede più autorevole, il Senato della Repubblica, che con la V Commissione permanente, quella sul bilancio, lo ha ascoltato sulla prossima legge finanziaria. Se gli italiani percepiscono l’inflazione al 6% – ha detto in sostanza il presidente dell’Istat – è perché al 2,8% dell’inflazione reale sommano il 3,2% dovuto all’arrotondamento del cambio euro/lira.

Seguiamo il suo ragionamento. Quando prendo un mezzo pubblico e pago il biglietto 1 euro, mi lamento non perché due anni fa mi costava 1500 lire (aumento del 29%) ma perché penso che mi costi 2 mila lire. Quando vado in pizzeria mi stupisco per la «margherita» a 5 euro, perché penso di spendere 10 mila lire: se facessi bene i conti sarei contento di tirar fuori 9.681,35 lire invece delle 6 mila di due anni fa (+30%).

Accertato che l’inflazione galoppante esiste solo nelle nostre menti bacate, cosa possiamo fare per arrivare con meno fatica a fine mese? Biggeri per ora non l’ha detto, ma nel suo fine ragionamento è implicito. Se arrotondi le spese devi arrotondare anche le entrate. Semplice no? Guadagni 1500 euro? Pensa di ricevere 3 milioni di lire e il gioco è fatto. La tua pensione è 516,46 euro al mese? Fai come se ti dessero 1 milione e 33 mila lire e non avrai più problemi.