Opinioni & Commenti
Tra calcioscommesse e penalizzazioni la Toscana è finita nel pallone
Come si sa, le nuove vicende del calcioscommesse potrebbero mettere infatti in discussione la salvezza del Siena quanto, di riflesso, la retrocessione dell’Empoli. La partita continua, anzi: parafrasando il grande Eduardo, si potrebbe dire che da un po’ di tempo in Italia i campionati non finiscono mai, e non si sa bene neppure quando e in qual modo possono ricominciare.
Nemmeno le serie inferiori ne sono indenni: ne sa qualcosa il Grosseto cui, appena promosso in C1, si è visto prospettare una penalizzazione di tre punti, poi rientrata, che avrebbe dato il via libera alla Sangiovannese. Ovvio che in un simile contesto i mai sopiti campanili toscani riemergano più forti che pria. Putroppo però si rischia anche di passare il segno, come hanno dimostrato martedì 18 proprio alcuni ultras maremmani occupando i binari ferroviari nella loro città e aggredendo a Firenze il presidente della disciplinare di serie C. Che dire?
Se nel calcio che conta appare sempre più difficile recuperare la certezza del diritto anche nei confronti di blasonate squadre piene di debiti che si cerca di salvare in tutti i modi o quantomeno di far retrocedere di una sola categoria (mica in C2 come i viola) non resta che andare a pescare tra i dilettanti qualche notizia che ci riconcili con questo sport. In prima categoria, ad esempio, il San Quirico di Sorano ha disputato 41 partite (30 di campionato e 11 di Coppa Toscana) senza subire alcuna sconfitta. E allora, ripartiamo da loro.