Opinioni & Commenti
Domenica, tanta voglia d’incontrarsi e di stare insieme
La domanda di spiritualità trova uno sbocco nella partecipazione alla celebrazione eucaristica e la parrocchia sta emergendo come vero spazio di relazioni, di prossimità tra le persone, di nucleo di comunità viva e ben radicata nel territorio. Emerge anche un dato curioso: non è vero che gli italiani muoiono dalla voglia di andare a fare spesa la domenica, anche se nelle domeniche di Avvento, in preparazione al Natale l’impressione sarà probabilmente del tutto opposta. L’andare al supermercato maschera ancora una voglia di relazioni, soprattutto tra i più giovani. Certo la domenica cristiana è qualcosa di più di una festa religiosa; è il giorno del Signore, è la festa che Dio Padre fa al Figlio Gesù Cristo che ci viene restituito risorto dopo la passione e la morte, è la consegna di una umanità rinnovata a partire da quel primo giorno dopo il sabato in cui Gesù è risorto. È un finestra aperta sull’eternità, è smettere di pensare solo a se stessi e sognare l’infinito.
Noi cristiani abbiamo un luogo in cui tutto questo non è solo un vago desiderio o un ricordo, ma diventa realtà: l’Eucaristia. Sono tutte grandi cose che ben si sposano alla fame di relazioni vere, umane, distese, gratuite che oggi molti vivono nelle domeniche. Anzi sono il tono di queste relazioni, la promessa di apertura su un orizzonte di mondialità e di eternità.
Anche il tranviere o il cuoco di un ristorante, il poliziotto o l’uomo di sport, l’agente del turismo o il nascosto controllore del traffico aereo devono essere aiutati a non poter vivere senza il giorno del Signore.