Opinioni & Commenti
Referendum, il doppio «no» dei cattolici
Pubblichiamo il testo integrale della nota, a firma Fisc-Sir, circa la legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita. Il prossimo appuntamento referendario in merito alla legge 40/2004 sulla procreazione assistita è per i settimanali diocesani d’Italia (Fisc), “un’opportunità per rendere tutti consapevoli dei problemi reali e dei valori in gioco”, come ha affermato il card. Ruini nella prolusione all’ultimo Consiglio permanente della Cei.
La legge 40, anche se non è perfetta e neppure “cattolica”, come strumentalmente si afferma, è pur sempre una legge necessaria che finalmente regola una situazione che era di autentico far west della provetta, ponendo dei limiti all’individualismo imperante che “fa di ogni desiderio un diritto”. È stata approvata dopo un lungo iter parlamentare sette anni da un’ampia maggioranza trasversale, che non ha coinvolto solo i cattolici, ovunque collocati, ma anche tanti laici attenti alla dignità della vita.
Saggezza voleva che, anche in vista di eventuali aggiustamenti, se ne valutassero i risultati dopo un congruo periodo di tempo, mentre si è preferito percorrere subito la via referendaria che su temi tanto delicati è assolutamente inadeguata e fuorviante.