Opinioni & Commenti
Segnali positivi dal mondo
Negli ultimi anni è cresciuta anche la democrazia. Trenta anni fa solo in un terzo degli stati del pianeta si tenevano elezioni libere. Oggi il rapporto si è rovesciato e la democrazia sta diventando la regola mentre ieri era solo una eccezione. Più democrazia vuol dire anche meno pericoli di guerra. Le dittature sono tentate più facilmente dalla aggressione e le democrazie piombano più difficilmente in una guerra civile.
Negli anni Settanta del secolo scorso erano date per certe le profezie apocalittiche sulla superpopolazione del pianeta. Il famoso Club di Roma prevedeva, ad esempio, una terra zeppa di quindici miliardi di abitanti per la metà di questo secolo. Oggi gli ultimi studi demografici ci dicono che ci saranno probabilmente otto miliardi di uomini nel mondo nel 2050 e che, nella seconda metà del secolo, la popolazione mondiale dovrebbe cominciare a diminuire. Va aggiunto che questa riduzione del tasso di crescita della popolazione non è dovuto tanto a pratiche anticoncezionali o addirittura abortistiche, ma soprattutto all’aumento delle scolarizzazione che ritarda nei paesi del Terzo Mondo l’età del matrimonio.
Non è il caso di ubriacarsi di ottimismo, ma nemmeno di abbandonarsi al pessimismo e, peggio, alla rassegnazione e al fatalismo. Le novità positive che emergono sono anche il frutto di un nuovo attivismo degli organismi internazionali, ma anche di una crescente attenzione e mobilitazione della società civile sempre meno distratta rispetto ai grandi problemi del nostro tempo.