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IRAQ, SOLDATI USA SPARANO SULLA FOLLA A FALLUJAH

Versioni contrastanti sul tragico incidente avvenuto nella città di Fallujah, dove i soldati hanno aperto il fuoco su una folla che manifestava contro l’occupazione americana. Secondo la versione americana, i soldati Usa avrebbero sparato per rispondere al fuoco nemico partito dalla folla scesa in piazza. E ai militari risulta un bilancio di sette morti mentre per i residenti della cittadina le vittime sono almeno 15, ma alcune fonti parlano di un numero maggiore. Secondo fonti ospedaliere i morti sarebbero 13 e 75 i feriti. Il dottor Ahmed Ghanim al-Ali, responsabile dell’ospedale di Fallujah, ha precisato che tra le tredici vittime ci sono anche tre bambini sotto gli undici anni. Il dottore ha aggiunto anche che le equipe mediche incaricate di soccorrere sono state fatte bersaglio di spari.Secondo il corrispondente di al Jazira da Baghdad, una folla di circa 200 persone si è radunata alla fine delle preghiere della sera nei pressi di una moschea dopo che un predicatore aveva chiesto di manifestare contro la presenza americana in Iraq. Ad un certo punto, intorno alla mezzanotte locale (le 22:00 di ieri in Italia), dalla folla qualcuno ha tirato un sasso ed i soldati hanno aperto il fuoco. Il colonnello Arnold Bray, della ottantaduesima divisione aviotrasportata americana, ha ammesso che la manifestazione era guidata da ragazzini delle scuole, tutti tra i 5 e i 20 anni. Ma alcuni di loro, precisa Bray, erano armati. “Chiedete alla gente che protesta che genere di studenti sono quelli che vanno in piazza imbracciando un fucile mitragliatore AK-47s” ha affermato. Le truppe Usa, sempre secondo Bray, erano acquartierate in una scuola. I manifestanti avrebbero aperto il fuoco contro l’edificio e i militari Usa hanno risposto.