Opinioni & Commenti
Alla «prima» da presidente, Napolitano supera la prova
Non sono mancati, nel messaggio presidenziale, i riferimenti ai rapporti internazionali. All’Unione europea, la cui nascita fu voluta dall’Italia in modo forte e convinto (col contributo di uomini tra loro così diversi come Croce ed Einaudi, De Gasperi e Spinelli), e alla quale il Presidente giustamente augura che sappia presto darsi un assetto «di autentica rilevanza costituzionale». Non meno deciso è stato il ricordo dei gravissimi problemi connessi alla «minaccia del terrorismo di matrice fondamentalista islamica» che «va affrontata senza esitazioni e ambiguità» ma anche «senza mai offrire a questo insidioso nemico il vantaggio di una nostra qualsiasi concessione alla logica dello scrontro di civiltà» che significasse «una nostra rinuncia al principio e al metodo del dialogo tra storie, culture e religioni diverse». In questo contesto si radica «l’omaggio riverente e commosso a tutti i nostri caduti, che hanno rappresentato il prezzo così doloroso di missioni all’estero assolte con dedizione e onore».
Il testo integrale del Discorso di insediamento di Napolitano