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5 anni fa l’attentato alle due torri

“Sono passati cinque anni da quel fatidico 11 settembre che ha cambiato la vita di singole persone e di intere nazioni, ma il ricordo per noi americani non si affievolisce con il tempo”: lo afferma Nora Dempsey, Console Generale degli Stati Uniti, nel suo messaggio nella ricorrenza dell’attacco terroristico a New York che compare nella versione integrale su www.intoscana.it.

“Il nostro obiettivo è una pace duratura – continua il Console – Una pace in cui le nazioni possano prosperare libere dalla minaccia del terrore. Insieme ai nostri alleati lavoriamo per un nuovo sistema di sicurezza internazionale che prevalga sul terrorismo e su coloro che lo sostengono”.

“L’Italia – conclude il console – è una delle nazioni che ha compreso fin da subito la necessità di essere uniti e solidali nella lotta al terrorismo, e che ha dato uno dei contributi maggiori alla difesa di quella civiltà che ha le radici più profonde proprio in questa terra. In questi giorni continua ad essere un esempio per l’Europa ed il mondo sostenendo con generosità il nuovo sforzo per realizzare una pace duratura fra israeliani e palestinesi. Anche la Toscana, è un esempio per le molteplici iniziative di solidarietà e di collaborazione che ha realizzato con costanza, determinazione e generosità in tante aree del mondo che soffrono”. (ANSA).

Una sala in Consiglio regionaleUna sala e una targa nella sede del Consiglio Regionale della Toscana ricorderanno l’11 settembre. Lo ha annunciato il presidente dell’assemblea Riccardo Nencini che, d’intesa con i Vice Presidenti Alessandro Starnini e Paolo Bartolozzi, ha sottolineato come “con questa decisione la Toscana intende onorare la memoria delle vittime di un attentato senza uguali nella storia del terrorismo”. “Vogliamo che tutti ricordino, e per sempre – ha aggiunto Nencini – una barbarie che è stata non un attacco all’occidente, ma alle stesse radici della civiltà, ai diritti inalienabili e alla dignità dell’uomo”. “La scia di quel sangue non si è fermata, prosegue ancor oggi, non solo in terre lontane. E’ sempre più vicina a noi e ci sconvolge, come ha sconvolto la nostra vita e quella delle nostre istituzioni. La targa e la sala che abbiamo deciso di dedicare all’11 settembre servono anche da monito perché nessuno possa dire un domani di non aver saputo né di non aver capito”.

11 settembre, le radici del male

L’11 settembre, 5 anni dopo