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TERRA SANTA: MONS. P.SAMBI, OSSERVATORI INTERNAZIONALI PER GARANTIRE GLI ACCORDI DI PACE

“L’accordo tra Arafat e il nuovo primo ministro Abu Mazen è solo un primo passo verso la soluzione della crisi mediorientale e rappresentava la condizione perché il Quartet, ovvero Nazioni Unite, Usa, Russia e Unione Europea, potessero rendere pubblica il cosiddetto ‘roadmap’ che dovrebbe portare nel 2005 alla costituzione dello Stato palestinese”. Lo ha detto il Nunzio apostolico in Israele, mons. Pietro Sambi, incontrando i giornalisti al seguito della delegazione dei vescovi italiani in pellegrinaggio in questi giorni in Terra Santa.“E’ un passo positivo – ha dichiarato – che non è ancora la soluzione. L’esperienza richiede di essere prudenti”. E l’ultimo attentato kamikaze a nord di Tel Aviv lo sta a dimostrare. “Chi uccide nel nome di Dio bestemmia – ha aggiunto Sambi, ricordando le parole del Papa – Questi atti terroristici non solo uccidono innocenti ma danneggiano la causa e la popolazione palestinese. La pace rappresenta il meglio per l’umanità, ma non tutti sono convinti”. Secondo il Nunzio, infatti, “finora non c’è stata la pace perché è mancata una vera volontà politica. Con la seconda Intifada è cresciuta una grande sfiducia tra i due popoli ma anche una grande stanchezza di questa insicurezza e paura reciproca”. Senza solide basi come “la verità, la libertà, la giustizia e l’amore” anche questo “roadmap” rischia di aggiungersi agli oltre venti progetti di pace presentati dal 1948 ad oggi e falliti. “Il roadmap – ha proseguito – potrebbe fallire se non vi è sul posto una presenza internazionale che garantisca l’osservanza degli accordi presi, una forza internazionale accettabile dalle due parti”. D’altra parte, ha ricordato ancora Sambi, “la mappa geopolitica di questa regione è stata determinata dalla comunità internazionale che oggi ha una grande responsabilità nel sostenere il processo di pace. Questo è l’unico posto al mondo dove coesistono la civiltà ebraica, cristiana e musulmana. Sono convinto che se si riesce a far la pace qui si riuscirà a farla anche in altre parti del mondo”.