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Sport paralimpico, gli atleti del GS Unità Spinale Onlus verso Tokyo 2020

Sport per completare il percorso di riabilitazione dopo una lesione midollare. Ma anche come strumento di integrazione sociale, di aggregazione, di superamento dell’emarginazione e per raggiungere risultati importanti o la partecipazione ad una paralimpiade. Sono gli elementi alla base della filosofia che dal 2003 ad oggi hanno fatto crescere il Gruppo Sportivo Unità Spinale Onlus fino a farne una delle realtà più belle a livello nazionale. Oggi a Palazzo Strozzi Sacrati l’assessore regionale al diritto alla salute e allo sport Stefania Saccardi ha ricevuto una delegazione di atleti e consegnato loro un piccolo riconoscimento per i risultati ottenuti nel 2018. Con un occhio al prossimo traguardo, le Paralimpiadi del 2020 a Tokyo, in Giappone.

«La Toscana ha sempre, fin dalla sua nascita, supportato e incoraggiato l’attività svolta dal Gruppo Sportivo – ha detto Stefania Saccardi – e in tutti questi anni i risultati sono arrivati. Molti degli atleti che ne fanno parte hanno via via abbandonato la dimensione locale e si sono affacciati a palcoscenici sempre più importanti ottenendo medaglie e riconoscimenti. Adesso l’obiettivo si sposta al 2020, alle Paralimpiadi di Tokyo, dove il Gruppo Sportivo conta di partecipare con vari rappresentanti e la Regione sosterrà questo sforzo. Per tante persone che escono dalla prima fase della riabilitazione dopo un grave trauma lo sport si è rivelato un punto fermo della loro esistenza, un modo per riacquistare fiducia, per reinserirsi e soprattutto per tornare al sorriso e divertirsi. Per dar vita a una straordinaria realtà come il Gruppo Sportivo è stato fondamentale il gioco di squadra che ha visto protagonisti gli operatori dell’Unità Spinale dell’AOU di Careggi, la Regione e tanti rappresentanti dell’associazionismo sportivo fiorentino».

Sette gli atleti che hanno preso parte all’incontro di oggi, accompagnati dal primario dell’Unità Spinale dell’AOU di Careggi il dottor Giulio Del Popolo e dal coordinatore delle attività sportive del Gruppo Sportivo Unità Spinale Piero Amati: Giulia Capocci (tennis) campionessa italiana 2018 e attuale numero 6 del ranking mondiale; Pasquale Greco, Massimiliano Banci e Umberto Patermo (tennis), medaglia d’argento ai campionati italiani a squadre 2018 insieme al capitano Alice GirasoliDiego Gastaldi (atletica leggera) due bronzi agli europei di atletica a Berlino 2018 nella staffetta universale e negli 800 mt e campione italiano 2018 sui 100 e 400 mt; Piero Alberto Buccoliero (canoa) campione italiano paracanoa VL3 nei 1000 mt e argento nei 500 mt, nella canoa sprint e ai campionati Italiani di triathlon e duathlon; Fabrizio Caselli (canottaggio) campione Italiano 2018, quinto posto alla coppa del Mondo di Linz, tre podi nel Triathlon nazionale.

Il GS Unità Spinale Firenze Onlus (affiliato a SportHabile) nasce il 24 aprile 2003 con lo scopo di promuovere e diffondere la pratica sportiva a tutte le persone che, in seguito a traumi alla colonna vertebrale, perdono l’uso degli arti inferiori e talvolta anche di quelli superiori. L’associazione è diventata Onlus nell’agosto 2006 ed è affiliata al CIP (Comitato Italiano Paralimpico). Attualmente sono circa una ventina gli atleti che ne fanno parte e che praticano tiro con l’arco, tennis tavolo, nuoto, tennis in carrozzina, handy bike e sci (presso gli impianti della Val di Luce, all’Abetone). Il GS conta sull’aiuto ed il sostegno di circa 400 soci e gestisce due impianti: la piscina del Centro Traumatologico Ortopedico di Careggi e l’impianto del Pala Handicap in via Lunga a Firenze. Da qualche anno, da una costola del GS Unità Spinale Onlus, è nata Sport No Limits Firenze che si dedica all’avviamento e alla promozione della pratica dell’atletica leggera presso l’impianto di via Lunga. Inoltre il GS organizza da nove anni nell’ambito della Maratona di Firenze, in collaborazione con il Comune di Firenze e Firenze Marathon, la la «MarathonAbile», la gara per diversamente abili in carrozzina con le handbike. In questa disciplina Piero Amati collabora con Alex Zanardi nel progetto Obiettivo 3.