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Atletica, conclusi a Grosseto gli Europei U20. Buoni risultati degli atleti italiani
Oro, argento e record. L’ultima giornata dei Campionati Europei under 20 di Grosseto regala ancora fuochi d’artificio di luce azzurra. Dopo gli argenti del triplista Andrea Dallavalle (16,87 record italiano junior) e di Alessandro Sibilio nei 400hs (50.34 PB) dallo Stadio Zecchini, pieno ed entusiasta all’inverosimile, arriva l’oro della 4×400 maschile. Il campione europeo dei 400 Vladimir Aceti, il primatista italiano under 18 del giro di pista Edoardo Scotti, Klaudio Gjetja e ancora Alessandro Sibilio vincono in 3:08.68. Quattro gladiatori, che hanno combattuto nell’arena con tutte le energie che avevano in corpo sostenuti dal tifo di un intero stadio. è il gran finale di una rassegna che ha portato in casa Italia la bellezza di 9 medaglie: 3 ori, 5 argenti e 1 bronzo.
Quinto posto per gli azzurri nel medagliere e quarto nella placing table con 106 punti. Come ai recenti Europei under 23 della scorsa settimana a Bydgoszcz, l’Italia anche a Grosseto sale in vetta al medagliere maschile dei Campionati con 7 metalli superando Norvegia (3) e Gran Bretagna (8).
CAPITAN TORTU ARGENTO E RECORD CON LA 4×100 – L’Italia fa scintille nella 4×100 maschile capitanata dal campione europeo dei 100 metri Filipo Tortu che nell’ultima frazione arriva ad appena due centesimi dall’oro della Germania che vince in 39.48. Il quartetto azzurro con l’emiliano di origine romena Alessandro Zlatan, il siciliano Nicholas Artuso, il romano Mario Marchei e il lombardo con radici sarde Tortu porta il testimone al traguardo in 39.50. è record italiano junior, battuto dopo 22 anni il precedente limite nazionale di 39.61 realizzato dalla staffetta azzurra Alaimo-Ibba-Paggi-Comparini a Nyiregyhaza (Ungheria) nel 1995.
RECORD DEL MONDO: IL TEDESCO KAUL 8435 PUNTI NEL DECATHLON –Nel decathlon il tedesco Niklas Kaul colleziona 8435 punti e riscrive dopo 35 anni il primato mondiale under 20 appartenente al connazionale Torsten Voss (8397 punti il 7 luglio del 1982 ad Erfurt, ma con attrezzi e ostacoli di livello senior che ora non sono più utilizzati in questa categoria). Ecco i risultati delle dieci fatiche del 19enne Kaul: 100m/11.48 (-1.3) – lungo/7,20 (+1.6) – peso/15,37 – alto/2,05 – 400m/48.42 – 110hs/14.55 (-0.2) – disco/48,49 – asta/4,70 – giavellotto/68,05 – 1500m/4:15.32.
4×400 DONNE DA PRIMATO ITALIANO – Rebecca Borga, Linda Olivieri, Elisabetta Vandi, Ilaria Verderio in una finale dai contenuti tecnici forse mai visti stabiliscono il nuovo primato juniores della staffetta 4×400. Per le azzurre sesto posto in 3:35.86: letteralmente distrutto il precedente 3:37.45 che aveva dato alle azzurre Mangione, Troiani (Virginia), Putti e Folorunso la medaglia d’argento a Eskilstuna 2015. La differenza con questa finale spicca in tutta la sua evidenza: Ucraina all’oro in 3:32.82, miglior tempo al mondo quest’anno.
DALLAVALLE ARGENTO NEL TRIPLO – L’ancora 17enne Andrea Dallavalle, già argento europeo U18, nei due salti d’apertura migliora per ben due volte il limite nazionale junior con 16,67 (+0,9) e poi con 16,87 (+0.5), arrivando secondo circondato dai tre moschettieri francesi Martin Lamou (amico-rivale e oggi campione con 16,97/+0.7), Melvin Raffin (bronzo con 16,82/-0.4) e Quentin Mouyabi (16,40/+0.1). Il risultato del piacentino (che migliora il 16,54 di Tobia Bocchi a Torino 2015) vale lo standard d’iscrizione per i Campionati Mondiali di Londra e in Italia è secondo, quest’anno, solo al 17,32 del bronzo olimpico Fabrizio Donato. Emmanuel «Aye» Ihemeje, ex ostacolista e saltatore da soli 6 mesi, è sesto con 15,84 (+0.4).
SIBILIO RIMONTA D’ARGENTO NEI 400HS – Quella del 18enne Ale Sibilio è una rimonta favolosa, che lo porta dal sesto posto (a due ostacoli dal traguardo) alla medaglia d’argento in 50.34. Il napoletano di Posillipo, già campione europeo U18 un anno fa a Tbilisi, si migliora di 6 decimi: meglio di lui ora solo «Ashi» Saber e José Bencosme, gli unici azzurri che hanno corso la distanza sotto i 50» da U20. Vince il francese Wilfred Happio sotto i cinquanta (49.93).
Nella giornata finale di Grosseto, straordinaria impresa del tedesco Niklas Kaul che migliora dopo 35 anni il primato mondiale U20 con 8435 punti e un finale dei 1500 sospinto letteralmente dal pubblico dello Stadio Zecchini. Vero che il precedente 8397 punti di Torsten Voss era stato ottenuto con attrezzi seniores (lanci e ostacoli), ma si trattava di un’altra era e della vecchia Germania Est. Grandissima gara con l’estone Johannes Erm che prende l’argento con 8141 punti, meglio del record dei Campionati detenuto da Kevin Mayer (8124 a Tallinn), e anche il bronzo oltre quota ottomila (8002 Karel Tilga, altro estone e la scuola baltica dei multipli è sugli scudi). Dall’alto femminile forse l’oro più pronosticato alla vigilia: per la quarta stagione consecutiva Michaela Hruba resta sul podio di una grande manifestazione giovanile e lo fa dominando (1.93, argento alla bielorussa Karina Taranda, staccata a 1.87). Un’altra grandissima impresa, negli 800m per il croato Marino Bloudek (1:48.7), capace di non cedere un millimetro nell’intero secondo giro al favorito britannico Markhim Lonsdale (1:48.82), nonostante un passaggio molto lento alla campana (55.77). Dopo aver tolto agli Usa per 2/100 in batteria il primato mondiale juniores della 4x100m (43.27), la Germania vince l’oro senza migliorare ulteriormente il record (43.44). Il vincitore del disco maschile è stato semplicemente il più forte dall’inizio alla fine della competizione: leader in qualificazione, al top della classifica fin dal primo lancio di questa finale, oro meritatissimo per il polacco Oskar Stachnik (62.01).