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«Trisome Games», l’olimpiade più bella è a Firenze

Chi pratica sport, chi ama lo sport, capisce subito che il famoso detto di De Cubertin («L’importante non è vincere ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria ma la certezza di essersi battuti bene») è vero fino ad un certo punto. Chiunque, quando gareggia, lo fa per ottenere una medaglia poi, è vero, che è importante anche saper perdere bene. L’occasione che viene offerta ai quasi 900 atleti iscritti alla prima edizione dei Trisome Games, la manifestazione riservata ad atleti con sindrome di Down, è eccezionale. Ragazzi che sanno emozionare e divertire quanto gli atleti più rinomati e famosi che magari sono testimonial di prodotti di largo consumo o appaiono su riviste e rotocalchi patinati. Gli atleti dei Trisome Games sono impegnati in questi giorni in 9 discipline sportive. Per loro è stato ricreato un vero e proprio villaggio paralimpico nell’area naturale del Campo di Marte, dove si concentrano quasi tutte le gare, e dove si è deciso di costituire una zona di sport e festa. «È una sfida dal punto di vista organizzativo inedito» hanno sottolineato gli organizzatori che, assieme a Comune di Firenze e Regione Toscana, hanno limato ogni problema per realizzare una manifestazione unica nel suo genere.

La cerimonia d’inaugurazione, sabato 16 luglio, prevede un corteo composto dalle varie squadre di nazionalità diverse, da piazza Duomo fino a piazza della Signoria. Un modo per far partecipe la cittadinanza e per far conoscere da vicino questi atleti che rappresenteranno 34 Nazioni da tutti e 5 i continenti. Dalla domenica iniziano le gare: allo stadio Luigi Ridolfi verrà ospitata l’atletica leggera, alla piscina Costoli si svolgeranno le gare di nuoto e nuoto sincronizzato, alla palestra di Sorgane (l’unico impianto fuori dalla spazio del Campo di Marte) troverà casa la ginnastica, alla palestra del Generale Barbasetti il torneo di futsal o, come viene anche chiamato calcio a 5, all’Affrico si svolgeranno il torneo di judo, quello di tennis e quello di tennis tavolo. La sera di giovedì 21 giugno il galà di saluto ai partecipanti.

Come ha ricordato il presidente del Comitato organizzatore Alessio Focardi l’atleta testimonial dei Trisome Games sarà Nicole Orlando, la campionessa paralimpica vincitrice di 5 medaglie (4 d’oro e 1 d’argento) ai mondiali di Atletica Iaads in Sudafrica lo scorso novembre e grande protagonista anche del programma televisivo «Ballando con le Stelle». Nicole è diventata famosa anche perché è stata citata nel discorso di fine anno dal presidente Mattarella e presa ad esempio tra le donne italiane che si sono messe in evidenza nel 2015. «E’ lei – ha sottolineato Focardi – l’esempio al quale anche altri atleti guardano per questo appuntamento fiorentino. A dimostrazione di quanto interesse sta crescendo attorno a questa olimpiade sono previsti due giorni di dirette televisive». Il tema dell’inclusione è importante per il Comune di Firenze che ha fortemente voluto questa manifestazione.

«Il tema dello sport non si può allontanare dal sociale» sottolinea l’assessore al welfare del Comune di Firenze Sara Funaro. «Lo sport è un veicolo di inclusione sociale ed il mezzo che rompe tutti i pregiudizi. Il nostro è un territorio fortunato – aggiunge Funaro – dove esistono molti progetti. I Trisome Games accenderanno i riflettori su questi ragazzi ma sarà anche un motore che ci spingerà a fare ancora di più e ancora meglio». Una sfida importante, questa dei Trisome Games, che riporta anche a rinverdire sogni e speranze cullate nel passato da Firenze che, per un periodo, aveva anche sfiorato l’idea di poter organizzare un’Olimpiade. «Quando ci siamo incontrati la prima volta con l’assessore regionale Stefania Saccardi e con l’assessore Funaro non abbiamo avuto esitazioni nel candidare Firenze ad ospitare i primi Trisome Games. Dopo l’alluvione del ’66 – spiega l’assessore allo sport Andrea Vannucci – fu lanciata l’idea di ospitare a Firenze le Olimpiadi. Fu un’idea affascinante che purtroppo non si concretizzò. Sono felice che si realizzi, adesso, un evento sportivo mondiale a 50 anni dall’alluvione».

Se prima lo sport per i disabili era una terapia, oggi il concetto è superato: lo sport è relazione, cultura, benessere per tutti. Questo messaggio va condiviso e colto proprio come una nuova cultura, una vera e propria svolta per tutto il movimento paralimpico, tanto che oggi Olimpiadi e Paralimpiadi quasi non si distinguono più: pari dignità fra gli atleti.

Un onore per la città per un evento inedito con atleti che si sfideranno non solo per una medaglia ma, anche, per rompere gli stereotipi passati dando un importante contributo alla cultura paralimpica a poche settimane dall’inizio delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Rio de Janeiro.

La «stella» italiana è Nicole Orlando, campionessa a caccia di record

Un personaggio involontario. Una sportiva che adesso è chiamata da una parte all’altra della penisola dopo che il presidente Mattarella l’ha citata quale esempio dell’Italia che vince nel discorso di fine anno dello scorso 31 dicembre.

Da lì in poi Nicole Orlando è stata ospite al festival di Sanremo, ha partecipato allo show televisivo «Ballando con le stelle» è stata «Leggiadra Madonna» all’ultimo torneo del Calcio storico Fiorentino in piazza Santa Croce accanto al Magnifico Messere Martin Castrogiovanni, campione di rugby. Nicole ha visto, in quest’ultimo anno, la vita stravolta. Famosa e testimonial dei Trisome Games di Firenze. L’atleta biellese non ha però mai perso la spontaneità e la naturalezza di sempre. Tutte le sue vittorie sono state dedicate alla nonna, una figura importante che porta sempre nel suo cuore.

Il padre Giovanbattista e la mamma Roberta (ha anche un fratello e una sorella) l’hanno iscritta alla società di ginnastica La Marmora – Team Ability; col tempo, ha iniziato a praticare tanti sport e tutti le riescono bene: il nuoto, la ginnastica, il lancio del giavellotto e l’atletica leggera. «Mi sono allenata per i Trisome Games – conferma Nicole Orlando – con grande intensità per raggiungere un ottimo stato di forma. Nella kermesse, come confermano i tecnici della Fisdir, sarà impegnata nel lungo e nel triathlon dove detiene i due record del mondo, nei 100 metri, dove conserva quello europeo, nei 200 e nella staffetta 4×100, le gare che, agli ultimi Mondiali in Sudafrica, l’hanno vista conquistare quattro ori e un argento. «Non ci nascondiamo – concludono gli allenatori – che l’obiettivo a Firenze è quello di ripetersi, anche come numero di medaglie».